PRECARI ASP. STATO DI AGITAZIONE E RICHIESTA DI INCONTRO URGENTE

Una richiesta di incontro urgente su precariato ASP Ragusa e la proclamazione dello stato d’agitazione di tutto il personale è quanto richiede, Angelo Tabbì, responsabile del Dipartimento Sanità della F.P. CGIL di Ragusa.

La richiesta e la presa di posizione è stata inviata al Al Presidente Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, all’Assessore alla Salute, Russo, al direttore generale dell’Asp di Ragusa Dr Ettore Gilotta, al Prefetto Di Ragusa e alla deputazione della Provincia.

Angelo Tabbì, nella missiva, fa un denuncia precisa tra quanto promesso e quanto, invece, si stenta a fare e dichiara:” Quanto sta avvenendo all’ASP di Ragusa, in tema di precariato ed esternalizzazioni , se non fosse vero si stenterebbe a crederlo .

La F.P. da tempo è impegnata a trovar soluzione alla problematica dei lavoratori precari (ausiliari, operai e cuochi) che da oltre un decennio operano all’interno dell’azienda, contribuendo nel tempo  col loro lavoro al buon andamento aziendale ed rendere economici i servizi resi.

I lavoratori interessati da quasi due anni in lotta, aspettano che si trovi una soluzione definitiva che quantomeno garantisca i livelli di attività preesistenti.

Dopo varie soluzioni, finalmente sembrava che con la proposta avanzata dal Presidente della Regione Lombardo il 20 Maggio di quest’anno, che prevedeva il passaggio alla Multiservizi dei lavoratori in questione, fosse tutto risolto.

Tanto è vero che tutti i  presenti, l’assessore Russo, il Direttore Generale, Gilotta, la rappresentanza dei lavoratori e la F.P. CGIL, abbiamo condiviso la proposta,  nessuno escluso.

La proposta prevedeva che i 325 lavoratori precari potessero continuare a lavorare tramite una convenzione con la Multiservizi SpA Sicilia da stipularsi nel più breve tempo possibile e che comunque veniva garantito a tutti tre mesi di lavoro entro l’anno per consentire la maturazione del diritto all’assegno di disoccupazione. Veniva anche preso l’impegno che non sarebbe stato riavviato l’appalto delle pulizie che prevedeva l’allargamento delle attività svolte dal personale precario, in scadenza a Giugno.

Ma a partire da quella data tutti quegli atti che dovevano essere fatti con velocità non venivano effettuati ma anzi, in sede aziendale, venivano differiti senza nessuna motivazione.

Solo dopo nostra richiesta per un intervento del Presidente Lombardo, ottenevamo la formazione della cosiddetta Task force regionale col compito di dare corso alla convenzione in pochissimi giorni.

Ancora una volta, qualcuno riusciva a ritardare i tempi della convenzione, tanto da arrivare alla riunione della Task Force Regionale a fine Settembre, facendo sì che i lavoratori che non avevano lavorato nel 2011 non maturassero il diritto alla disoccupazione in quanto venivano avviati al lavoro a partire da Novembre.

Come se non bastasse,con quella convenzione parziale, l’ASP non rispettava gli impegni presi in sede regionale, proponendo la chiamata per i soli operai, lasciando fuori ausiliari e cuochi, smentendo di fatto quanto concordato col Presidente e l’Assessore.

 Si smentiva anche con quanto dichiarato appena qualche settimana fa ai lavoratori presenti al sit-in davanti la sede dell’ASP,con le parole “Stiamo lavorando per voi, vi sistemeremo presto tutti “.

 In questi giorni scopriamo che con la delibera n. 1769 del 4/11/11 s’intende esternalizzare il lavoro sinora svolto dai precari,  allargando l’appalto alla ditta che attualmente svolge il compito della pulizia, igiene e sanificazione degli ambienti ospedalieri dei presidi ragusani.

Come è possibile che si proceda senza nessun confronto sindacale su un tema del genere, quando ne è previsto l’obbligo?

 Si può considerare un “allargamento” d’appalto quando si chiede di svolgere compiti diversi per cui l’appalto è stato a suo tempo bandito?

Quali benefici ne trae l’azienda, considerato che il costo che sosterebbe con la convenzione alla Multiservizi è inferiore?

Siamo convinti di no, considerato che l’ASP ricorre ad un gioco di parole trasformando il “ barellamento” in “accompagnamento”, così da far capire che nessun paziente viene assistito durante tale atto, togliendo le responsabilità che ne derivano alla ditta fornitrice della prestazione.

Fra le altre cose, la ditta in questione è accreditata a fornire attività con caratteristiche di tipo assistenziale e pertanto sanitarie?

Chi risponderebbe dei possibili ed eventuali danni ai pazienti ,che tale attività comporta ?

 l’ASP , la ditta, oppure  i lavoratori in persona?.

 Inoltre, che fine farebbe il personale ausiliario di ruolo, visto le norme contenute nel decreto del collegato al lavoro?”

 Per quanto detto, la F.P. CGIL di Ragusa chiede un incontro urgentissimo a Palermo con tutte le parti in causa, per meglio chiarire e trovare una soluzione definitiva.

 Dichiara lo stato d’agitazione  di tutto il personale e andrà presto alla consultazione dei lavoratori per decidere le iniziative idonee a sostegno della vertenza.

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