SI DICE RAMMARICATO IL DIRETTORE GENERALE PER LA LETTERA DEL SINDACO DI MODICA SULLA PROBLEMATICA DEL REPARTO.

na breve conferenza stampa,  indetta, in tempi strettissimi, dal direttore generale dell’Azienda Sanitaria, per precisare e puntualizzare alcuni aspetti peculiari della problematica legata alla paventata chiusura della pediatra dell’ospedale Maggiore di Modica.

“Sono rammaricato e dispiaciuto per la piega che assunto la vicenda legata all’ospedale di  Modica, a seguito della lettera, del sindaco di Modica Ignazio Abbate. Abbiamo a cuore innanzitutto, la qualità dell’assistenza erogata a pazienti di ogni età e di ogni ambito  nosologico di tutto il territorio di competenza” .

Aricò parla dei motivi che hanno portato alla necessità di trasferire le degenze presso la pediatra di Ragusa,  frutto di una situazione oggettivamente straordinaria nel senso che su un organico di quattro  pediatri (tra l’altro due di questi sono incaricati), compreso il direttore della struttura, risulta, allo stato attuale, che due sono assenti perché uno   in malattia e l’altra in gravidanza. Per una coincidenza eccezionale, il primario, coinvolto in un incidente automobilistico,  anch’egli è assente per motivi di salute; da qui l’urgenza, datata 28 giugno 2014,  di trasferire le degenze alla pediatria dell’ospedale “M. P. Arezzo”  garantendo, comunque,  l’assistenza sanitaria al parto.

L’Asp ha già attivata  una procedura di selezione urgente, ieri 7 luglio, per il reclutamento di professionisti che potranno essere disponibili al più presto.

In ogni caso il problema rimane e sappiamo che tali procedure sono abbastanza lunghe, ed un ospedale non può rischiare di rendere inattivo un reparto per un’emergenza che riteniamo si sarebbe potuta risolvere in altro modo. 

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