2700 blocchi di cemento dimenticati tra le campagne del ragusano. Dalla Regione

In una campagna del territorio di Ragusa, in località Cozzo Cappello, giacciono ormai da anni circa 2700 massi in calcestruzzo su un’area di circa 3 ettari. Questi massi sono stati voluti negli anni ’80 per opere di tutela della fascia costiera di Santa Barbara dal fenomeno dell’erosione, ma non sono mai stati utilizzati. Si tratta di massi regolarmente pagati dalla Regione che, al momento, giacciono in totale abbandono tra i muretti a secco e i carrubi, in un’area di aperta campagna e di pregio paesaggistico.

L’area di Cozzo Cappello, dove giacciono i massi, è di grande interesse naturalistico e paesaggistico, ma la presenza di questi materiali rappresenta un grave problema ambientale. Inoltre, l’utilizzo di tali massi per la tutela del molo di ponente del porto di Marina di Ragusa sarebbe una soluzione efficace ed economica per contrastare l’erosione costiera, sempre più accentuata dagli effetti dei cambiamenti climatici.

L’interrogazione di Dipasquale alla Regione

Nello Dipasquale, parlamentare regionale del PD, ha presentato un’interrogazione all’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, chiedendo un intervento immediato volto alla bonifica di questa area di pregio liberandola dai massi in calcestruzzo e avviare, contemporaneamente, le procedure per l’utilizzo di tali massi a tutela del molo di ponente del porto di Marina di Ragusa.

L’interrogazione presentata dall’on. Dipasquale rappresenta un importante passo per la salvaguardia dell’ambiente e la tutela delle coste siciliane. Il recupero dei massi in calcestruzzo abbandonati rappresenta un’opportunità per la Regione di riutilizzare un materiale costoso e prezioso, ma soprattutto di intervenire in maniera efficace per la protezione delle coste dall’erosione. Inoltre, l’eliminazione di questi massi dall’area di Cozzo Cappello consentirebbe di valorizzare il territorio, promuovendo il turismo sostenibile e la fruizione del paesaggio in un’area di grande interesse naturalistico.

La proposta

Speriamo che le autorità competenti intervengano al più presto per liberare l’area di Cozzo Cappello dai massi in calcestruzzo abbandonati e per avviare le procedure per il loro riutilizzo a tutela del molo di ponente del porto di Marina di Ragusa. Solo così si potrà garantire una gestione sostenibile delle risorse ambientali e la salvaguardia delle coste siciliane dall’erosione costiera sempre più accentuata dagli effetti dei cambiamenti climatici.

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