Ragusa sta vivendo un declino economico e sociale e conseguentemente il bilancio va affrontato con un diverso approccio. A distanza di tre mesi dell’elezione del Sindaco rileviamo innanzitutto la contraddittorietà di alcune scelte amministrative. Fino ad oggi si nota una sostanziale inadeguatezza a saper cogliere alcune proposte provenienti da forze esterne alla Giunta Comunale, nonché una eccessiva inesperienza che deve essere colmata con scelte più appropriate. Tuttavia, coerentemente con il sostegno alla candidatura Piccitto, siamo impegnati a dare il nostro leale contributo per la formulazione del bilancio comunale .
Non intendiamo riproporre un programma complessivo di sviluppo della città, bensì indicare soltanto alcuni temi che riteniamo prioritari nonostante la pluriennale falcidia dei trasferimenti statali e regionali e i vincoli insopportabili imposti dal patto di stabilità. Il bilancio comunale deve consentire principalmente tre funzioni : a) Allocazione delle risorse (efficacia ed efficienza); b) Redistribuzione del reddito (equità) ; c) Incentivi (crescita).
1) In questo contesto vanno sensibilmente migliorati gli strumenti di verifica dell’ efficienza dei servizi erogati direttamente e in concessione. L’imperativo è costituito dalla capacità di assumere rapidamente le decisioni più opportune per garantire lotta agli sprechi, trasparenza, efficacia e corretto rapporto costi/benefici.
2) Il bilancio si deve caratterizzare per una fiscalità decisamente progressiva, selettiva e differenziata. E’ necessaria una consistente rimodulazione, per i redditi più alti, dell’addizionale irpef e delle tariffe di beni e servizi che consenta il reperimento di risorse per l’avvio del “welfare cittadino” . La leva fiscale può divenire strumento per fronteggiare le nuove forme di povertà e di fragilità sociale. Pertanto proponiamo la istituzione della “Carta Famiglia” per le famiglie monoreddito, con almeno 2 figli a carico, in difficoltà economiche. Inoltre per gli anziani ed invalidi, che non raggiungono determinati limiti di reddito, si propone la “Carta Anziani” . Ai titolari delle carte sociali andrà riconosciuta, in misura variabile, la riduzione delle tariffe per beni e servizi.
3) Il bilancio è anche uno strumento che concorre a promuovere lo sviluppo di una “ economia sociale ” basata sulla interrelazione delle scelte della pubblica amministrazione con gli investimenti privati. A questo scopo riteniamo prioritario il tema dell’urbanistica incentivando i piccoli e medi investimenti privati. In tal senso vanno istituiti i cosiddetti “Buoni Casa “ per famiglie e giovani coppie. Per eseguire lavori destinati al risparmio energetico, alle norme di sicurezza e antisismiche, all’uso di energie rinnovabili e agli interventi di miglioramento igienico-sanitario e tecnologico nel centro storico. Le agevolazioni vanno riconosciute sotto forma di riduzione dei tributi locali.
4) Sempre in materia di “economia sociale” per agevolare l’assunzione di lavoratori, disoccupati da almeno sei mesi (con età superiore a 50 anni oppure inferiore a 30) il Comune garantirà alle piccole imprese un “Bonus Fiscale” annuo per i primi tre anni. Il bonus potrà essere utilizzato per tutti i rapporti di pagamento tra l’impresa e il Comune.
5) Per incrementare le entrate riteniamo necessaria la vendita di beni immobili di proprietà comunale. Queste operazioni debbo essere precedute dalla radicale revisione dei valori attualmente attribuiti che risultano sovrastimati rispetto al mercato e quindi inalienabili.6) Riteniamo inoltre che il bilancio dovrà prevedere il sostegno alla “sussidiarietà orizzontale” che ormai caratterizza molti progetti che sorgono dal volontariato e dalle aggregazioni spontanee in seno alla comunità cittadina. Quali ad esempio le iniziative contro lo spreco del cibo, il riutilizzo dei materiali riciclabili, banca del tempo, ecc.