Restano solo due settimane di campagna elettorale, da domani, forse anche da stasera, non sarà possibile pubblicare esiti di sondaggi elettorali.
La Sicilia è sotto la lente d’ingrandimento perché fa parte di quelle regioni in bilico per la maggioranza al Senato. Le ultime rilevazioni di Sky.Tecnè dicono che non sarebbe più in bilico. Il centrodestra guidato da Silvio Berlusconi avrebbe il 31,8% dei consensi contro un 24,3% della coalizione di Pier Luigi Bersani. Terzo partito il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, salito al 22,3%. Dunque il premio di maggioranza al Senato andrebbe al centrodestra, con 14 senatori, mentre al centrosinistra ne toccherebbero 4, come al M5s, mentre alla coalizione centrista di Monti, ferma al 15,6%, spetterebbero 3 senatori. Fuori Rivoluzione civile di Antonio Ingroia, ferma al 3%.
Una vittoria del centro-destra al Senato in Sicilia sarebbe per Berlusconi una manna dal cielo in una competizione che, sempre secondo gli ultimi sondaggi, lo vede comunque perdente nei confronti dei diretti rivali in termini assoluti, alla Camera.
Il risultato sarebbe eclatante e viene subito da pensare ai tempi del 61 a 0, quando la totalità dei Senatori e degli Onorevoli fu appannaggio del centro-destra.
A questo punto è legittimo fermarsi a riflettere e pensare: cosa ha avuto in cambio la Sicilia, come ricompensa per l’en-plein ?
Nulla, addirittura pare che abbiano dirottato i fondi FAS per pagare le multe per le quote latte ai contadini del Nord.
E allora, cosa fare ?
Rinnovare la fiducia e sperare in una ricompensa che, possibilmente, comprenda anche quella di prima ?
Oppure affinare l’arte del pernacchio per una esibizione corale nelle giornate del 24 e 25 febbraio ?
Due settimane per pensarci !
Principe di Chitinnon