Maturità: al via esami di Stato. Ne abbiamo parlato con Riccardo Crinò, presidente Consulta Studentesca anche lui maturando

La robotica, i versi ecologisti di Caproni, disastri e ricostruzione. Soprattutto l’attualità nelle tracce della prima prova di italiano valida per tutti gli studenti che da oggi hanno iniziato il proprio esame di Stato per raggiungere la cosiddetta “maturità”. 

Ad ogni maturando è stato consegnato un fascicolo contenente le tracce elaborate dal Miur. Agli studenti la scelta tra analisi del testo, saggio breve, tema storico o tema di attualità, a seconda del proprio interesse, della conoscenza dell’argomento e della propria capacità di scrittura, analisi e rielaborazione dei documenti messi a disposizione dal Ministero dell’Istruzione.  

La maturità segna per tutti gli studenti una svolta nella propria vita. C’è intanto emozione per gli esami ma anche tanta speranza per il proprio futuro e per le prospettive che riserverà la vita di ciascuno. Ne abbiamo parlato con Riccardo Crinò, presidente provinciale della Consulta Studentesca Iblea, anche lui sotto esame. 

“Sicuramente c’è da parte di tutti noi studenti grande emozione ma non manca mai un filo di ansia e tensione che non fa mai male. Ma c’è anche divertimento con i compagni di classe, tante tante risate e poi è arrivata l’adrenalina appena ci hanno consegnato il foglio”. Si guarda alle prospettive future consapevoli di essersi impegnati nel miglior modo possibile. “I voti con cui ciascuno di noi uscirà sono importanti ma di sicuro non può mai essere la valutazione della persona. Credo che solo ciascuno può realmente sapere il proprio valore. Chi riceverà voti più bassi, significa che ha meno competenze dal punto di vista scolastico rispetto a chi avrà ricevuto voti più alti, ma naturalmente non significa che quella persona valga di più o di meno. In ogni caso, tra pochi giorni sarà finito tutto e andranno via stress, ansia e resteranno sicuramente dei bellissimi ricorsi sia nel rapporto con gli studenti che con i professori”. 

Questo giovedì sarà il momento della seconda prova, latino per il classico, matematica per lo scientifico, lingua straniera 1 per il linguistico, scienze dell’alimentazione per l’istituto alberghiero, economia aziendale per l’istituto tecnico con indirizzo amministrazione, finanza e marketing, topografia per l’istituto tecnico in costruzioni, ambiente e territorio. Poi un weekend di attesa in vista della terza prova di lunedì 26, quella a quiz. Quarta prova scritta, per gli indirizzi in cui è prevista, il 27; mentre per le scuole sedi di seggio elettorale la terza e quarta prova scritta si svolgeranno il 27 e il 28. Quindi, gli orali prima delle vacanze. 

Il voto dell’Esame di Maturità si esprime in centesimi: il minimo è 60, il massimo è 100, che può essere accompagnato dalla lode. A determinare il voto contribuiscono diversi elementi: fino a 25 punti sono dati dai crediti scolastici, ottenuti durante gli ultimi tre anni di scuola superiore: 8 punti al massimo per il terzo e il quarto anno e di 9 punti per il quinto. Circa metà del voto dipende poi dal risultato degli scritti, che valgono fino a un massimo di 15 punti ciascuno (la sufficienza è di 10 punti). Il colloquio vale un massimo di 30 punti (sufficienza a 20). Chi ha totalizzato un punteggio di almeno 70/100, con un credito scolastico di 15 punti, può ottenerne altri 5. Per conquistare la lode serve un punteggio di 100/100 senza il bonus e 8 in tutte le materie, compresa la condotta, nel triennio.  

 

Dall’anno scolastico 2018/2019 entreranno in vigore delle nuove regole: prevedono che si potranno svolgere le prove conclusive della maturità solo con la sufficienza in tutte le discipline, condotta compresa, con la possibilità per il Consiglio di classe di ammettere, con motivazione, anche uno studente che abbia un voto inferiore a sei. Due le prove scritte, per un massimo di 20 punti, come l’orale. I restanti 40 saranno determinati dai voti del triennio. Saranno fondamentali le attività di alternanza scuola-lavoro: per gli studenti sarà requisito d’ammissione agli esami di Stato l’aver svolto delle ore in azienda. La prova Invalsi sarà introdotta in quinta per italiano, matematica e inglese in un periodo diverso dall’esame, ma solo chi la svolgerà sarà ammesso agli esami di Stato. 

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