Le verità nascoste sul ritardo di apertura del reparto di neurolesi al Busacca di Scicli

La Sanità in Sicilia, si sa, è più un business dove si leggono solo numeri che un bene per la tutela della salute pubblica.

Non mi sono mai fidato di ciò che ho letto, fino ad oggi, sulla vicenda del reparto satellite del “Centro Neurolesi Bonino Pulejo di Messina“ a Scicli, nel nostro glorioso Ospedale Busacca.

Vi spiego il perché.

Posto che il mio interesse principale sull’Ospedale Busacca era e rimane sempre l’istituzione del blocco di emergenza con un Pronto Soccorso d’eccellenza, necessario per la salvezza immediata della vita, completo di  reparto di radiologia per la Tac, di laboratorio d’analisi, di reparti di chirurgia e medicina d’emergenza e della cardiologia con operatività h24, ho pensato di saperne di più sulla questione del “ Centro Neurolesi Bonino Pulejo di Messina” (L’IRCCS) che, con convenzione già stipulata con la nostra Azienda Sanitaria, intende attivare, come tutti sappiamo, un altro centro nel nostro Ospedale Busacca di Scicli.

L’attività dichiarata con la convenzione doveva iniziare con 12 posti letto ma, non appena sarà pronto il padiglione N, che doveva essere pronto  il 30 aprile scorso,  i posti letto potranno essere portati ai 24.

Intanto è opportuno sapere che l’IRCCS è un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico non trasformato in Fondazione, dotato di personalità giuridica di Diritto Pubblico e riconosciuto con D.M.del 4 marzo 2006 e riconfermato con D.M. dell’8 marzo 2011.

Istituto, Ente di Ricerca Sanitaria, che ha la propria Missione nel campo delle ”neuroscienze nell’ambito della prevenzione, del recupero e trattamento delle gravi neurolesioni acquisite”, i cui fini vengono perseguiti attraverso la sinergia tra attività di Ricerca, Assistenza sanitaria di alta specialità, innovazione tecnologica e alta formazione.

In particolare la ricerca clinica e traslazionale, “la ricerca al letto del paziente”, consente ai professionisti dell’IRCCS di sperimentare ed applicare direttamente i risultati della ricerca sui pazienti sia in ambito clinico, riabilitativo e socio-sanitario che di sperimentazione di nuovi ed innovativi percorsi assistenziali e di gestione.

Tali attività sono caratterizzate dall’applicazione di percorsi di robotica neuroriabilitativa e di realtà virtuale immersiva, di telemedicina e teleneuroriabilitazione, diagnostica per immagini non convenzionale ad alto campo con RMN 3 Tesla e di tecniche speciali, perfettamente integrate, grazie alla professionalità, all’esperienza ed all’alta specializzazione degli operatori impiegati

dall’IRCCS, con le tecniche tradizionali.

Facciamo attenzione a quest’ultimo passaggio, ovvero, che per le dovute cure dei pazienti neurolesi necessitano sofisticati macchinari.

Mi risulta, a quanto è dovuto sapere allo scrivente, che attualmente al “ Centro Neurolesi Bonino Pulejo di Messina” sono ancora in dotazione dei macchinari di “prima generazione”  e che già da parecchio tempo lo stesso centro di Messina è in attesa di ricevere i nuovissimi macchinari di “quarta generazione”.

Macchinari di “quarta generazione” che ancora non sono arrivati al centro di Messina ma che sicuramente sostituiranno  i “vecchi” di “prima generazione”. A questo punto, è più che legittimo il timore  che i macchinari di  “ prima generazione” vengano riciclati  all’Ospedale Busacca di Scicli.

Ecco così ho detto tutto: finchè al  “Centro Neurolesi Bonino Pulejo di Messina” non arrivano i nuovi macchinari di “quarta generazione”, il reparto di Scicli non potrà essere avviato.

Ritengo già vergognosa la temuta consegna a noi dei macchinari di “prima generazione”, “scarto” del Centro di Messina. Se  poi penso alle tante “balle” mediatiche che ho sentito in questi anni sul ritardo del reparto al Busacca di Scicli, allora ritengo che la finzione abbia  superato anche la realtà, purtroppo, a discapito di noi cittadini.  

Ricordo le parole del Manager il Dr. Maurizio Aricò: «è una vittoria delle istituzioni: per questo obbiettivo abbiamo lavorato insieme alla Direzione dell’IRCCS, guidato dall’Arch. Angelo Aliquò, al Comune di Scicli, oggi guidato dal Sindaco Enzo Giannone, all’Assessore Baldo Gucciardi. Ringrazio tutti loro perché la sinergia è risultata ancora una volta vincente. La collaborazione tra enti pubblici potrà garantire la massima trasparenza e la massima efficienza. Credo che questa sia la maniera migliore di dimostrare concretamente alla cittadinanza di Scicli che la collaborazione con la amministrazione comunale garantirà un futuro nuovo e di qualità per l’Ospedale di Scicli. Nessuna chiusura, anzi un potenziamento negli ambiti che rispondono alla vera vocazione di un presidio come il Busacca».

Ed ancora, addirittura, il nostro assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi, che ha più volte promesso l’ attivazione della convenzione tra l struttura messinese senza dimenticare e, infatti non dimentico, le tante dichiarazioni di soddisfazione anche da parte della nostra deputazione Sciclitana con in testa la Senatrice Padua.

Se non ci fossero……….

 

 

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