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PAOLETTA SUSINO: UNA CAMPAGNA ELETTORALE “NERVOSA”
31 Mag 2017 13:11
In un primo momento avevamo deciso di ignorare il tutto, di tacere, di sorvolare ancora una volta sull’ennesima manifestazione di piccineria. Poi, però, abbiamo riflettuto seriamente e abbiamo deciso di segnalare la cosa. Non perché sia grave, ma solo perché è emblematica del modo di pensare dei nostri avversari, non tutti certo.
Fummo accusati di nervosismo perché denunciammo un’illegalità da parte degli uomini di Roberto Ammatuna, che, infischiandosene delle leggi, decisero di tappezzare tutta la città, imbrattandola, con il faccione del buon Roberto. Dissero che si trattava di un caso isolato: un unico manifesto appiccicato, per sbaglio, chissà dove, poi, però, prontamente rimosso.
Peccato, che basta farsi un giro per le vie della città ancora oggi, per notarli in ogni dove. Come dire: l’ex sindaco, l’ex onorevole, che oggi si candida a rigovernare la città, non ha ancora ben compreso, nonostante la veneranda età e l’indiscusso curriculum, il valore della cosa pubblica, del rispetto delle leggi e dulcis in fundo il significato più profondo di una materia, che un tempo si insegnava anche a scuola: l’educazione civica!
Qualche giorno fa e precisamente il giorno successivo alla pubblicazione di una foto che ritraeva il candidato a sindaco Paoletta Susino con un noto ristoratore della zona, abbiamo trovato decine di santini elettorali, sempre del solito Roberto – che noi riteniamo assolutamente all’oscuro da questa vicenda – sparsi sullo spiazzale dove noi avremmo tenuto, da lì a breve, uno dei nostri comizi di quartiere. Nulla di grave, se non fosse che, in ogni manifestino, qualcuno, si era preso la briga di infamare (vedasi foto) il ristoratore, solo perché aveva deciso di pubblicare una foto con la Susino. Ne abbiamo parlato? No, di certo non ci abbassiamo a tali meschinerie.
Ieri, l’ennesimo tentativo denigratorio, che a questo punto denunciamo. Qualcuno, poco incline all’agone politico, sicuramente a corto di argomentazioni, ha deciso di riempire la sede del Movimento 5 Stelle, con dei nostri santini. Perché?
Immediatamente abbiamo contattato la Giannone e i suoi, i quali avevano già escluso la nostra paternità in un atto tanto imbecille e ottuso. Per fortuna sono persone intelligenti e tra noi corre un ottimo rapporto, fatto di stima e di rispetto reciproco.
Ma detto ciò, la domanda rimane: perché?
Invidia? Paura? Forse i nostri competitor hanno finalmente capito che la strada, verso Palazzo La Pira, non è così agevole come amavano pensare? Forse le nostre velate denunce su certe ipocrisie, di questo o di quel candidato, hanno colpito nel segno? Innervosendo animi di per sé debolucci?
Non lo sappiamo, di certo, a questo punto, ci aspettiamo di tutto. Il nervosismo, la paura, l’impreparazione, spesso, gioca brutti scherzi.
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