È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
ESCE IL VOLUME“SCICLI: ONOMASTICA E TOPONOMASTICA” DI SALVO MICCICHÈ
22 Mag 2017 08:27
Nel 1991 nasce il primo volume dell’Onomastica di Scicli e nel maggio 2017 Salvo Miccichè pubblica l’evoluzione di tale libro con “Scicli: Onomastica e toponomastica” . Il libro presentato precedentemente a Scicli al Brancati, ha avuto anche un momento di condivisione con i lettori ragusani nel saloncino della Libreria Flaccavento alla presenza dello storico Giuseppe Nativo , che ha curato la postfazione del volume, dell’archeologa Stefania Fornaro che ha contribuito alla stesura con la sua consulenza e del pubblico. Il cospicuo volume di oltre 300 pagine è frutto di un lavoro certosino e di grande conoscenza del territorio da parte di Salvo Miccichè, direttore editoriale del quotidiano on line Ondaiblea, studioso di filosofia oltre che di sicilianità e storia locale , conoscitore di varie lingue come l’inglese, il russo, il francese, lo spagnolo, l’arabo, l’ebraico e, grazie ai sui studi classici , anche di greco e di latino. Questo nuovo libro si aggiunge ai fortunati volumi dedicati alla poesia in vernacolo , quali “Argu lu cani, “Zaghiri e Parmi” e a quello di poesia italiana, “Dall’Alba ai Girasoli, pubblicato insieme a Marco Iannizzotto. A 26 anni di distanza dal primo libro, di appena 90 pagine, Salvo Miccichè riesce a fare un altro volume sull’etimologia e la storia dei cognomi e dei luoghi di Scicli, con 550 voci onomastiche del precedente libro( ora 1100), aggiungendo 200 toponimi, note storiche, archeologiche, araldiche, etimologiche e semantiche. Il volume, inoltre, fornisce un prezioso stemmario con 138 armi araldiche. Il professore Giuseppe Pitrolo ha intitolato la prefazione al libro “Il mosaico dei nomi” .In una sorta di lettera medievale all’autore,sottolinea come il volume “Scicli: Onomastica e Toponomastica, ha perfezionato l’interdisciplinare metodo di lavoro di Miccichè, che si fa pure sociologo e storico della contemporaneità, unendo , dice Pitrolo, ”la tua accuratezza con la modestia di chi vuol offrire”materiali” per portare avanti la ricerca”.
“ L’onomastica è una scienza- ha detto Nativo- che per troppo tempo ha lamentato interesse, una sorta di sorella minore di altre discipline. La carenza si nota ancora di più se si pensa all’ampiezza e al fascino dei territori onomastici. Il nostro autore, invece ci fornisce un ampio panorama attraverso il suo libro. Stesso discorso credo si possa applicare alla toponomastica, ovvero a quella disciplina che scopre non solo l’origine ma anche il significato dei luoghi. Tracce distinte della storia del nostro territorio, crocevia di popoli del nostro mar Mediterraneo. Salvo Miccichè accompagna il lettore in quello che fu il processo di formazione e di trasformazione del territorio sciclitano. Il nostro autore come una sorta di archeologo della lingua va a riportare alla luce del sapere autentiche schegge di lingue ormai dimenticate, incastonate come fossili negli apporti alluvionali delle parlate successive”
Importante contributo al libro rappresentano i medaglioni del dottor Guglielmo Pitrolo, appassionato cultore di storia e di “spigolature sciclitane”.
L’autore, nella sua introduzione al libro, ci ricorda una descrizione di Scicli della metà del XII secolo, da parte del geografo arabo Al Idrisi che nel libro di Ruggero racconta come “La rocca di Siklah, posta in alto sopra un monte, è una delle più nobili, e la sua pianura delle più ubertose..”. Scicli , infatti, tra il 1100 e il 1200 era uno dei principali centri di vita civile e commerciale della Sicilia. Qui, come nel resto dell’isola, convivevano l’anima araba e quella cristiana. Anche i cognomi ed i toponimi, dunque, risentono di questa presenza. “In questa prospettiva, dice l’autore, vengono spesso in soccorso la storia( e l’archeologia), l’araldica, l’antropologia e perfino la sociologia; ed è quanto abbiamo tentato cercando di mettere insieme tutte le fonti”
Il volume non può non alloggiare in una libreria che si rispetti, contiene le origine dei cognomi più noti di Scicli ma anche della provincia , data la diffusione fisiologica, e la discendenza più o meno nobile del casato.
Curiosando tra le pagine ecco alcuni esempi:
Blandino– probabile origine normanna o provenzale. In Francia si trova Blandin, pittore Andrè J. Blandin.
Criscione- In Sicilia cresciuni è il lievito madre per il pane. Il cognome è molto diffuso a Ragusa.Furono baroni di Corallo, succeduto a Occhipinti, .. titolo confermato nel 1872
Garofalo- dal greco moderno garùfalon. Intorno al 1640 un Biagio Garofalo si trasferì da Comiso a Scicli..A Scicli un Matteo Garofalo dono’ a Santa Maria della Pietà ( poi Santa Maria La Nova) “un censo di 7 tarì con l’obbligo della celebrazione di una messa nei sette venerdì che precedono la festa si Santa Maria della Pietà”
Licitra– In siciliano li citra, gli agrumi( cedri, limoni). Vari toponimi portano questa denominazione. Si trova un atto, in Ragusa del 1543 in cui Andreana Licitra e suo marito Giuseppe Schirinà nominano eredi i figli Paolo, Antonino, Vincenzo e Augustino.
Anche sui toponimi riportiamo alcuni esempi:
Arizza- Vi sfocia il Torrente Modica-Scicli. Nel XIX sc. Vi erano dei pantani, bonificati poi con l’avvento, dagli anni Trenta, del Consorzio di Bonifica dellw Paudi di Scicli.
Cavalarica-Cavadaliga (Cava Larga ma anticamente anche Punta dell’ALGA Grande. Comprende varie contrade..
Donnalucata- Si hanno testimonianze arabe: “fonte delle orazioni”, perché l’acqua non vi sgorga se non durante le ore delle preghiera islamica, poi anche “il fonte in mezzo al mare”(..). Carioti parla di due fonti e afferma che gli arabi avrebbero cambiato un originario nome di “Fons Acate” in “Ayn Lucat” ( che poi fu latinizzato in Donna Lucata)…
Altri e più significati possono essere consultati ampiamente nel volume, disponibile già in libreria, in cui ognuno di noi può ritrovare la propria discendenza o catalogare la propria contrada.
Giovannella Galliano
© Riproduzione riservata