Negli ospedali della provincia di Ragusa si sta verificando una vera e propria fuga di medici, con dimissioni sempre più frequenti che stanno lasciando interi reparti sguarniti. La sanità pubblica iblea rischia, almeno in alcuni reparti, il collasso, schiacciata dalla carenza di personale e da condizioni di lavoro ormai insostenibili. Un problema che in verità […]
INDISPENSABILE TROVARE SOLUZIONI CONDIVISE E DI EQUILIBRIO
15 Ott 2010 14:40
A proposito del piano paesistico c’è ampia disponibilità da parte della Regione a rivedere il piano della provincia di Ragusa.
“La conferma data direttamente dal Presidente della Regione, Raffaele Lombardo – dichiara l’on. Riccardo Minardo – dimostra l’apertura ad interlocuzioni e confronti per ben valutare tutte le osservazioni se congrue e adeguatamente motivate. E quanto detto dal Presidente Lombardo toglie ogni dubbio e perplessità tramutati in allarmismi che stanno caratterizzando queste ultime settimane il dibattito politico ed istituzionale”.
“La massima disponibilità – sottolinea il deputato regionale autonomista – confermatami anche a Palermo dal direttore generale dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, Gesualdo Campo, è l’elemento indispensabile per trovare soluzioni condivise e di equilibrio tra tutela e sviluppo del territorio, come lo stesso Presidente Lombardo afferma, con lo scopo di coniugare la difesa di un territorio come quello ibleo paesaggisticamente importante con la legittima esigenza delle imprese ed il mondo produttivo di evitare il blocco dell’economia della provincia di Ragusa e sbloccare le concessioni edilizie in corso per non rischiare di perdere i finanziamenti”.
Non c’è nessuna volontà – continua Minardo – di penalizzare il territorio, proprio per questo la Regione intende valutare con capillare attenzione le osservazioni contenute nel ricorso annunciato dai comuni iblei”.
“L’impegno del Presidente del Regione – conclude l’on. Riccardo Minardo – è quello di seguire personalmente la vicenda vagliando con attenzione le richieste di modifiche al piano, che saranno proposte, per evitare penalizzazioni al nostro tessuto agricolo e produttivo. (r.c.)
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