PIAZZA LIBERTÀ, ESULTANO GLI ARCHITETTI: “OBIETTIVO RAGGIUNTO”.

L’Ordine degli Architetti (presidente Giuseppe Cucuzzella) e la Fondazione ARCH (presidente Gaetano Manganello) in riferimento alle note vicende relative alla nuova sistemazione di Piazza Libertà considerano positiva la volontà manifestata dalla Soprintendenza di avviare la procedura di apposizione del vincolo monumentale, non solo agli edifici ma anche al sedime della Piazza.

L’Ordine degli Architetti e la Fondazione ARCH si erano già espressi da tempo con iniziative concrete, vedi i progetti del Workshop Internazionale organizzato nel 2015, e nei recenti comunicati stampa, nel senso di considerare la piazza un importante complesso architettonico da tutelare, quindi da trattare in ogni suo intervento come bene monumentale.

Valutiamo altresì positivamente la volontà dell’Amministrazione Comunale di rivedere il suo progetto, limitando al minimo le opere di viabilità, alla luce della volontà della Soprintendenza di apporre il vincolo sulla Piazza.

Rivendichiamo la tempestiva presa di posizione dell’Ordine degli Architetti e della Fondazione ARCH, che ha contribuito al dibattito sulla Piazza Libertà e sulle decisioni future della sua sistemazione.

Tale intervento non potrà prescindere dall’aspetto urbanistico complessivo, che comprende l’asse viario tra la Rotonda Maria Occhipinti e Piazza del Popolo di fronte alla Stazione, che dovrà essere congruente con l’importanza storica che il sito riveste.

Ribadiamo la disponibilità dell’Ordine degli Architetti e della Fondazione ARCH a dare un contributo con proposte e idee concrete per la rivitalizzazione di tutto il Centro Storico. 

Al nostro quotidiano online Manganello aggiunge: “Il Comune è tornato indietro sul progetto. Farà il minimo delle opere possibili e cioè spostare in asse la rotatoria esistente con l’aggiunta di un marciapiede sormontabile di 1,5 ml. Dovremo vigilare sul progetto di variante che sarà consegnato alla Soprintendenza e capire quante somme impiegheranno e come. Il criterio deve essere di spendere il minimo su opere che andranno rifatte appena sarà pronto il progetto di pedonalizzazione della piazza. La Soprintendenza ha imposto la variante”. 

 

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