IL FILO CHE SOSTENEVA LA “SPADA DI DAMOCLE” SULLA TESTA DEI CITTADINI DI VITTORIA SI E’ SPEZZATO

“Ma in caso di sconfitta, chi pagherà questo pesante penalizzazione : il primo cittadino o i cittadini di Vittoria?.” Così chiudeva il comunicato  dal titolo “ Una spada di Damocvle sulla testa dei cittadini di Vittoria del 16 settembre 2008 inviato alla stampa dal consigliere provinciale del PDL Ignazio Nicosia.

Comunica il consigliere -“Il 11 settembre 2008 il C.G.A. respinse il ricorso della Panther-Eureka contro la sospensione  disposta dal T.A.R. di Catania, senza altri effetti, solo per tre mesi dalla notifica del provvedimento e invitò il comune di Vittoria ad approntare una polizza assicurativa per un valore di 3 milioni di euro per fare fronte al risarcimento dei danni in favore della Panther, qualora dal contenzioso fosse emessa l’infondatezza dei rischi di inquinamento della falda paventati dal comune”.

Continua il consigliere – “avevo chiesto un’audizione al sindaco per sapere come mai ci si era mossi in ritardo per tutelare l’importante risorsa idrica, che approvvigiona il comune di Vittoria, di Scianna-Caporale e del perché dopo avere accettato un incontro con un dirigente della Panther–Eureka, venuto apposta da Parigi, non si era fatto trovare nel suo ufficio. In quell’occasione feci presente che le richieste della società texana, per il fermo forzato dei lavori, erano nell’ordine di circa ventimila euro al giorno.

Eppure” – aggiunge Ignazio Nicosia – “da parte della Panther c’era stata un’apertura con la donazione di due pozzi, con portata d’acqua di 15 litri al secondo ciascuno senza alcun limite di tempo,  e la disponibilità al dialogo. Invece il sindaco di Vittoria preferì la linea dura schernendo chiunque non la pensasse come lui. Oggi, con rammarico, apprendiamo dai giornali che il C.G.A. di Palermo ha sentenziato in modo definitivo la vittoria della Panther-Eureka che potrà continuare le sue ricerche di gas e petrolio.

Apprendiamo anche che la causa di questa sconfitta è dovuta soprattutto alla ritardata presentazione del ricorso principale avvenuto il 24 Aprile 2008 anziché il 28 febbraio 2008 termine ultimo per la presentazione. Non possiamo essere contenti di questa sentenza, il difendere l’acqua fonte di vita di una comunità è lodevole e doveroso da parte di tutti i soggetti che l’amministrano, nel contempo, gli stessi sono tenuti a non esporre i cittadini a rischi e a danni come quelli prima paventati (circa € 3.000.000,00 e forse più).

Purtroppo ci sono state delle gravi mancanze da parte degli amministratori: A) di non avere accettato il dialogo con i funzionari della Panther che oltre alla disponibilità avevano messo sul piatto la donazione di due pozzi d’acqua; B) la ritardata  presentazione (cosa molto grave) del ricorso. Tutto questo porterà, in caso di richiesta di danni da parte della Panther, un danno di diversi milioni di euro alla città di Vittoria.

Se questa ultima ipotesi dovesse concretizzarsi” – il consigliere provinciale si chiede e chiede all’amministrazione comunale – “chi pagherà i danni il sindaco assieme alla giunta a livello personale o il tutto si riverserà sui cittadini di Vittoria?” (r.v.)

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