DOPO LA REVOCA DELLA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE DELL’ASP 7 PER IL NUOVO OSPEDALE, SULLA VICENDA LA DIREZIONE GENERALE NON HA PIU’ FATTO SAPERE NIENTE

 

“Dopo che la direzione generale dell’Asp 7 di Ragusa ha revocato, il 10 febbraio scorso, la delibera riguardante la campagna di comunicazione per promuovere l’apertura del nuovo ospedale, una domanda sorge spontanea: ma perché non se ne parla più?”. A dirlo è il presidente dell’associazione politica Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, il quale afferma che, al di là della ventilata inchiesta avviata dalla procura, tutta questa vicenda risulta perlomeno curiosa. “Infatti – sottolinea – sono trascorsi venti e passa giorni e di questa campagna di comunicazione non si sa più niente. Pensavamo che si trattasse di una vera e propria necessità per il management dell’azienda sanitaria provinciale e che quindi, rivisti i contenuti del bando che erano stati posti sotto i riflettori, lo stesso avrebbe potuto essere ripubblicato. E, invece, almeno finora, nulla di tutto questo. Quindi, ci chiediamo: ma perché il bando non è stato ancora ripubblicato? Lo sarà nel prossimo futuro? Oppure questa esigenza primaria della direzione aziendale è venuta meno? Non vorremmo pensare che, essendosi reso necessario, dopo il clamore mediatico sollevato, revocare l’aggiudicazione all’unica ditta che aveva partecipato, ora non esistano più le motivazioni per rifare il bando. Non c’è più la necessità di promuovere il nuovo ospedale di Ragusa? Speriamo che qualcuno ponga questi interrogativi anche al sottosegretario di Stato del ministero della Salute, Davide Faraone, che, a quanto abbiamo appreso, sarà domani in visita proprio al Giovanni Paolo II di contrada Cisternazzi. Non vorremmo che su questa vicenda calasse il silenzio e che la questione venisse, per così dire, addormentata. I ragusani aspettano delle risposte e vogliono capire perché. Non abbiamo motivo di dubitare della buonafede di alcuno. Ma le risposte agli interrogativi, questi sì, l’opinione pubblica della nostra città le pretende”.

 

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