È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
SCUOLA
15 Feb 2017 15:59
Un Flash Mob ed un corteo per ricordare Calogero Marrone il Capo dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Varese, nativo di Favara, che durante il periodo fascista e l’occupazione nazista, rilasciò centinaia di documenti di identità falsi a ebrei e anti-fascisti permettendo loro di salvarsi dalle persecuzioni. Scoperto a causa di una segnalazione anonima, Marrone venne poi imprigionato nel campo di concentramento di Dachau dove mori il 17 febbraio 1945.
A ricordare la figura di Marrone, insignito del titolo di “Giusto tra le Nazioni”, sono stati questa mattina gli studenti degli Istituti Comprensivi “Maredolce” e “Mattarella-Bonagia” che si sono dati appuntamento in quest’ultimo plesso in via Del Castoro.
Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri i sindaci di Palermo e Favara, Leoluca Orlando e Anna Alba, i dirigenti scolastici, Vito Pecoraro e Vincenza Muratore, oltre ai rappresentanti cittadini dell’Associazione Nazionali Partigiani Italiani e di Scorta Civica, a Giuseppe Bellodi, docente della scuola media “Odoardo Focherini” di Carpi e Angelo Mannina parroco della chiesa Maria SS. di Pompei.
“Voglio ringraziare le scuole di Bonagia – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – che oggi si sono rese protagoniste di questa bellissima manifestazione, coinvolgendo tantissime ragazze e ragazzi, nel ricordo del siciliano Calogero Marrone, eroe di ieri e testimone di domani che ha salvato la vita a centinaia di ebrei sottraendoli agli aguzzini fascisti e nazisti. Ricordare Calogero Marrone significa ricordare i valori della libertà, la lotta di resistenza e di liberazione che ha caratterizzato la parte migliore del nostro paese e se oggi siamo qui lo dobbiamo anche a figure come la sua che hanno sacrificato la vita in nome della libera convivenza. Storie come questa devono continuare a tenere alta l’attenzione perché sotto altre forme non si possa presentare oggi razzismo e dittatura”.
Silvana Zara
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