SPORT E INTEGRAZIONE

Si è svolta ieri pomeriggio presso la “Sala delle Capriate” di Palazzo Steri la conferenza stampa di presentazione di “Centred By Sport”, un progetto del Centro Universitario Sportivo di Palermo con il patrocinio del Comune.

All’incontro erano presenti, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale gli Assessori alla Partecipazione, Giusto Catania, ed alla Cittadinanza Sociale, Agnese Ciulla. In sala, tra gli altri – oltre al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi, Fabrizio Micari ed al presidente del CusPalermo, Rosolino Siculiana – la Presidente della Consulta delle Culture, Delfina Nunes.

Giusto Catania, che ha portato i saluti dell’Amministrazione, ha detto che “spesso lo sport è stato utilizzato dai peggiori regimi per costruire propaganda contro l’umanità. Invece, lo sport inteso come strumento per il dialogo e la contaminazione culturale è un messaggio straordinario, che va nella direzione giusta per costruire – in un momento in cui sempre più spesso si erigono muri – ponti tra culture e spazi sempre più vivibili. Purtroppo assistiamo, spesso nell’indifferenza generale, ad un’altra <banalità del male>, per usare il famoso impianto del libro di Hannah Arendt. Siamo quotidianamente in presenza di altre forme di genocidio”.

“La scelta della città di Palermo di insistere con forza sulla necessità di cambiare l’impianto delle politiche dell’immigrazione ha un grande valore culturale – ha dichiarato il Sindaco Leoluca Orlando . La nostra amministrazione ha scelto di lanciare una grande battaglia per le idee su scala internazionale, che abbiamo sintetizzato nella Carta di Palermo, l’unico impianto che può ribaltare le logiche repressive e proibizioniste che producono due effetti: la clandestinità e le morti quotidiane nel tentativo di arrivare in Europa. L’ispirazione della Carta di Palermo è perfettamente contenuta nel progetto del Cus, poiché entrambi sono guidati dalla medesima logica”.

“Centred by Sport” è un progetto che verrà attuato anche grazie alla partecipazione di almeno 14 tra gli SPRAR (sistemi di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) di Palermo ed al CEIPES (Centro Internazionale Promozione Educazione e Sviluppo).  

I protagonisti del progetto saranno 150 ragazzitra i 18 ed i 30 anni, provenienti da 14 SPRAR di Palermo. In un percorso articolato in due fasi (di seminari sui regolamenti la prima e dei tornei giocati sul campo, la seconda), riguardanti cinque discipline sportive (Calcio a 5, Atletica, Cricket, Badminton e Pallavolo), questi giovani avranno il loro primo approccio con il concetto concreto di valori e regole di un paese europeo, quale ad esempio l’Italia.

 

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