FOTO – “U VITTURISI LA METTE NEL POSTO GIUSTO”. COSA? LA SPAZZATURA NEI SECCHI

VITTORIA – “U vitturisi la mette nel posto giusto”. Cosa? Beh.. semplice… la spazzatura nei differenti secchi per la differenziata. Perché, voi cosa avevate immaginato? Ha uno slogan decisamente impattante e di grande effetto la nuova campagna promozionale che ha lanciato l’Amministrazione comunale di Vittoria per iniziare a parlare della raccolta differenziata porta a porta che presto partirà in città avendo avviato una nuova fase che potrebbe rivelarsi una positiva rivoluzione oltre che trasformarsi in sconti per i cittadini.

Ma come far capire che la raccolta differenziata sarà presto operativa e che dunque, in base alle giornate, si dovrà differenziare l’umido, la carta, la plastica, il non riciclabile ed infine vetro e metallo? Il Comune si è rivolto ad una nota agenzia pubblicitaria che ha ritenuto utile pensare ad un manifesto 6×3 con pochi elementi grafici ma con un messaggio dalla forza virale e di grande impatto.
Si, è vero, lo slogan fa pensare a qualcosa di sessuale se lo si legge senza far caso agli elementi grafici che indicano i secchi della spazzatura. Ma considerato che quei secchi sono proprio sotto la scritta, già mentre si legge lo slogan si capisce subito che si è voluto andare un attimo oltre il classico, normale, visto e rivisto messaggio prettamente istituzionale, per colpire invece l’attenzione dei cittadini. E cosa c’è di più d’attrattiva di un messaggio che sfiora un attimo la sfera sessuale?

Lo sanno bene giornali e giornalisti. Il sesso è, negli articoli giornalistici, una delle tre macroaree (le altre sono i fatti di cronaca e gli aspetti legati all’economia), rispetto ai quali si catalizza l’attenzione dei lettori. Vi siete mai chiesti perché noi giornalisti scegliamo di mettere foto in cui sono più in evidenza alcune parti soprattutto dei corpi femminili? E perché vi sono alcuni titoli acchiappa-click che, con la giusta combinazione di parole, puntano sul sesso in modo da spingere a cliccare sull’articolo? E’ un trucchetto vecchio ormai di anni e non certo si grida allo scandalo come invece, qualcuno, con reazioni scomposte, sta già facendo a Vittoria.

C’è addirittura chi, sui social, parla di volgarità e inopportunità, con l’unico obiettivo vero che non è certo di pensare alla buona educazione della collettività, ma di colpire politicamente l’Amministrazione comunale “rea” di aver accettato, diciamo con gran coraggio, una campagna pubblicitaria ideata da un’agenzia che ha saputo invece dimostrare di saper attirare l’attenzione. Nel bene e nel male, l’importante che se ne parli, dice un vecchio detto. E, sebbene oggi sembriamo essere tutti moralisti salvo poi condividere anche sui nostri profili social le foto di tette e culi perché la rete ce li impone, quel detto ha proprio ragione.

A Vittoria di questo manifesto se ne sta decisamente parlando. E anche tanto. Ma assieme allo slogan del manifesto, si inizia a parlare anche del secondo messaggio che ci sta sopra, ovvero che presto partirà la raccolta differenziata e che si dovranno seguire delle regole ben precise. Insomma obiettivo raggiunto, in barba a chi condivide sui social tette e culi ma che fa adesso falso moralismo. In fondo anche il manifesto ha ben poco di volgare quanto un messaggio un po’ più forte rispetto ad altri ma che nell’equivoco che si può ingenerare, alla fine porta alla raccolta differenziata e non certo a dover dare una risposta all’affermazione che viene fatta. E poi, se qualcuno ha pure pensato che il riferimento fosse esclusivamente sessuale, beh, la si prenda con un po’ di orgoglio, vuol dire che i vittoriesi sono bravi davvero sotto le lenzuola. Che male c’è.

Intanto a Palazzo Iacono scoppia, immancabile, la polemica politica con tanto, addirittura, di mozione e ordine del giorno per il Consiglio comunale presentato dai consiglieri comunali del gruppo Nuove Idee e dal Partito Democratico. “I primi manifesti affissi in Città hanno sollevato parecchi dubbi , non  sulla loro capacità di sorprendere o attrarre l’attenzione , quanto sulla indubbia e manifesta  volgarità delle frasi riportate – contestano i consiglieri Fabio Nicosia, Salvatore Di Falco, Bianca Mascolino e Sara Siggia – e “basta che se ne parli” è un concetto sbagliato. Se ne parlava tantissimo delle malefatte di Berlusconi, eppure vinceva. Al contrario, tutti criticavano l’ice bucket challenge, eppure ha fatto pigliare un sacco di fondi alla ricerca. Non serve una pubblicità di cui si parli, serve una pubblicità che funzioniE’ chiaro che l’Amministrazione comunale, come evidenziato da dichiarazioni pubbliche, abbia scelto una campagna provocatoria con riferimenti impliciti al sesso, ma giustificarsi dicendo “basta che se ne parli” è un concetto sbagliato. Infatti , riteniamo che un’Amministrazione abbia il dovere, per non dire l’obbligo, di trasmettere alla cittadinanza inviti e regole senza stereotipi sessisti di basso profilo o allusioni volgari e siamo certi che i cittadini di Vittoria e Scoglitti  inizieranno a fare la raccolta differenziata e ne capiranno il metodo  non perché attratti da slogan cafoni, ma se guidati attraverso spiegazioni semplici e trasmesse nei modi più consoni”. Insieme ad altre considerazioni, i consiglieri comunali chiedono di ritirare la campagna pubblicitaria.

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