L’URLO DEI SILENZI, GLI ARTISTI RAGUSANI SUL PALCO PER DIRE NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE

“Ora, le Sirene hanno un’arma ancora più terribile del canto, cioè il silenzio. Non è certamente accaduto, ma potrebbe essere che qualcuno si sia salvato dal loro canto, ma non certo dal loro silenzio…”. La frase, tratta da “Il silenzio delle sirene” di Franz Kafka, rappresenta il manifesto del recital andato in scena ieri sera sul palco del rinnovato teatro Quasimodo di Ragusa. “L’urlo dei silenzi”, l’iniziativa contro la violenza sulle donne, proposta dall’associazione culturale PalcoUno in collaborazione con l’associazione Amèthystos e con il patrocinio del Comune di Ragusa, ha centrato nel segno. Anche perché è servita a sensibilizzare, a volte come un pugno nello stomaco, tutti coloro che sono intervenuti (la mattina gli studenti delle scuole, ieri sera il pubblico che ha partecipato all’appuntamento) su un argomento che merita di essere approfondito, analizzato, denunciato, perché il silenzio anima una strisciante connivenza che rende complici di una disattenzione dolorosa, sino a lacerare l’anima, oltre a lasciare ferite visibili sul volto e sul corpo. Il recital, ideato e diretto da Maurizio Nicastro, con la consulenza di Alessia Russo, esperta del settore, ha preso spunto da alcuni monologhi che riportano questo fenomeno vissuto, e raccontato dalle parole delle vittime, in ogni angolo del mondo. Sul palco si sono alternati numerosi artisti che, con la loro preziosa presenza, hanno dato un sostanziale contributo alla campagna di sensibilizzazione. Fra gli artisti coinvolti gli attori Massimo Leggio, Germano Martorana, Giada Ruggeri, Simona Bracchitta, Irene Cascone, Rosa D’Angelo, Alida Di Raimondo, Irene La Rosa, Marta Marchese, il pittore Franco Cilia, i musicisti Roberta Maci (sax), Fiammetta Poidomani (chitarra e voce), Marisa Mattei (ukulele e voce). Le coreografie sono state curate da Emanuela Curcio con alcune musiche originali create appositamente dal maestro Peppe Arezzo. Direttrice di scena Concetta Accardo. A fornire un supporto anche il Cral della Banca Agricola Popolare di Ragusa. “Ringrazio tutti per il sostegno e per la partecipazione a questa iniziativa – dice Maurizio Nicastro – caratterizzata da monologhi toccanti, momenti di musica, danza, proiezioni e arte visiva in una sorta di multimedialità espressiva, con la volontà di rappresentare senza veli la crudezza del problema. Abbiamo cercato di coinvolgere emotivamente gli spettatori in storie realmente accadute, conducendoli fino a una consapevole autocritica dei nostri stili di vita e alla condivisione di speranza nell’amore e rispetto reciproco fra i sessi, che deve iniziare dai primi anni di vita”. Una esperienza profonda, significativa, che ha consentito soprattutto di fare rete, grazie anche alla partecipazione di numerosi artisti locali che si sono voluti impegnare in prima persona per portare la loro personale testimonianza nel dire un “no” deciso e forte al fenomeno della violenza sulle donne.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it