È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LA PIÉCE PIRANDELLIANA “COSÌ È SE VI PARE” AFFASCINA IL PUBBLICO RAGUSANO NEL PROGETTO DI WALTER MANFRÈ
19 Nov 2016 12:03
Ragusa Ibla, Palazzo Arezzo di Trifiletti, salone delle feste: È qui che si è svolto il “teatro fuori del teatro” con la piéce pirandelliana “Così è se vi pare”. Qui ha fatto il suo ingresso il pubblico, annunciato da un servizievole maggiordomo e qui aspettavano gli attori scelti per lo spettacolo del regista Walter Manfrè che ha ideato questo nuovo progetto teatrale, dedicato al teatro di Pirandello e prodotto dalla Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Da domenica 13 a venerdì 18 novembre il pubblico non è mai mancato all’appuntamento perché anche la sua partecipazione al dramma , nel progetto di Walter Manfrè, è stata necessaria in un salone scelto quale punto d’incontro, in cui a furia di trovare a tutti i costi una corrispondenza con la verità ci si è ritrovati orfani di certezze. Federica Bisegna, Vittorio Bonaccorso, Tiziana Bellassai, Orazio Alba, Antonio Conte, tra gli attori professionisti che hanno trascinato con maestria tutti gli attori presenti in scena. La vicenda, ben nota sia come testo pirandelliano che come testo teatrale, ha visto nella messa in scena di Walter Manfrè l’esplicazione del suo valore simbolico: l’impossibilità dell’uomo di riconoscere la verità. Gli attori a contatto con il pubblico, una formula ben nota nel teatro di Manfrè e di successo per dare dimostrazione che la credenza che debba esserci una verità rassicurante da un lato e la scetticità dello spettatore dall’altro fa parte del nostro mondo. Pro o contro signora Frola o signor Ponza? Lode alle interpretazioni professionali degli attori , più volte applauditi dal pubblico, che hanno saputo insinuare in tutti il dubbio Pirandelliano. Un dubbio che ha trovato la sua spalla nelle risate sarcastiche di Laudisi, interpretato dal bravissimo Antonio Conte, che si fa beffa delle credenze del pubblico, eletto, quest’ultimo, a giustizia popolare. Laudisi non giudica e non accetta che gli altri debbano a tutti i costi giudicare. Ed è qui che Pirandello col suo dramma, punta il dito verso il “salotto” della classe borghese, con il suo tenore di vita, la sua rispettabilità. Una società moralista che, purtroppo, è pronta a schivare o ingiuriare chi non si uniforma. Si può essere etichettati di follia, infatti, o di immoralità. Nel salotto del consigliere Agazzi hanno fatto il loro ingresso la Signora Frola, interpretata dalla vulcanica Federica Bisegna, il signor Ponza, suo genero, interpretato da Vittorio Bonaccorso, la signora Ponza, il consigliere Agazzi, la signora Amalia, sua moglie e sorella di Lamberto Laudisi, interpretata dalla accattivante Tiziana Bellassai , Dina, loro figlia, la Signora Sirelli, il signor Sirelli, il signor Prefetto, Orazio Alba, il Commissario Centuri, la signora Cini, la signora Nenni, un cameriere di casa Agazzi e tante altre figure minori. I vari personaggi che hanno accompagnato le figure principali sono stati interpretati da attori di indiscussa professionalità provenienti da diverse compagnie teatrali. Ricordiamo Giuseppe Arezzi, Vania Orecchio, Matteo Tomasello, Flavia Giarracca, Angelo Fiorile, Simonetta Cuzzocrea, Sebastiano Presti, Anna Rita Lo Bianco, Elisa Giglio, Liliana Stimolo, Manuel Manfrè, Gaia Guglielmino, Ludovica Occhipinti, Maria Gina Taranto, Francesco Piccitto, Matilde Masaracchio, Valentina Cannizzo, Sergio Spada, Valentina Floriddia. Applauditissimo il regista Walter Manfrè, invitato dagli attori a chiudere “la scena”, come di rito , e per lui una standing ovation finale.
Il progetto del regista Walter Manfrè girerà i salotti di Comiso, alla Sala Pietro Palazzo dal 24 al 27 novembre, e poi di Modica al Convitto Sant’Anna dall’8 all’11 dicembre.
Giovannella Galliano
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