È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
MODICA PULITA: I NETTURBINI CURANO IL CUORE DELLA CITTÀ, MA C’È CHI HA SPEZZATO IL LORO!!!
15 Nov 2016 07:46
Quali sono i motivi per cui non stati rispettati gli accordi sottoscritti in prefettura riguardo al pagamento degli stipendi agli operatori ecologici di Modica? L’ho chiesto al Sindaco, Ignazio Abbate, attraverso un’interrogazione urgente da discutere in Consiglio considerato che fino ad oggi nessun atto chiaro ed esplicativo ha giustificato il mancato rispetto del patto sottoscritto esattamente un mese fa, alla presenza di Sua Eccellenza il Prefetto Maria Carmela Librizzi, che prevedeva l’erogazione immediata di uno stipendio e mezzo, l´altra metà il 30 di ottobre ed il terzo arretrato elargito interamente entro il 20 novembre. Gli operatori ecologici invece hanno percepito solo lo stipendio di giugno e un acconto di 500 euro per il mese di luglio, ci sono tre mensilità e una da completare da erogare e questo è già un fatto grave con l’ulteriore aggravante che non si sa quando le spettanze saranno nella disponibilità dei dipendenti della ditta Puccia. Ho chiesto di sapere non solo i motivi per cui si è arrivati a questo ma anche tempi certi per i pagamenti, con chiarezza senza tira e molla o giustificazioni di facciata. C’è in ballo la sopravvivenza delle famiglie dei dipendenti che sono oltremodo esausti da una situazione che loro stessi definiscono beffarda…e che in un certo senso avrebbero potuto rigirare contro l’amministrazione lasciando sporca la città in segno di protesta; questo però non è avvenuto perché questi dignitosi e rispettosi lavoratori si sentono responsabili della pulizia della città curandone il cuore mentre qualcuno si ostina a spezzare il loro calpestando la dignità lavorativa senza rispetto per il loro lavoro e le loro famiglie.
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