L’ATO RAGUSA AMBIENTE SI ASSUMA LA RESPONSABILITA’ CHE GLI COMPETE

Prima di fare le barricate a Cava dei Modicani, occorre provare a far assumere le responsabilità a chi di dovere sulla questione discariche. Nei fatti questo e ciò che viene fuori dalla conferenza dei capigruppo tenutasi oggi 16 novembre al Comune di Ragusa su proposta del capogruppo del PD Peppe Calabrese. Nello specifico si è chiesto con voto unanime al presidente del collegio dei liquidatori dott. Fulvio Manno di predisporre con effetto immediato la riapertura della discarica di san Biagio a Scicli  per far conferire i 4 comuni del sub-comprensorio modicano essendo l’unico soggetto autorizzato a poter far questo.

Dopo questo passaggio il documento prevede , su proposta di Ilardo che, se ciò non dovesse avvenire, l’amministrazione chiamerà la collettività ragusana  ad ogni forma di protesta. Ritengo che è giunto il momento in cui ognuno si assuma le proprie responsabilità perché appare troppo semplicistico affermare che tutto il cattivo funzionamento di ATO è colpa del Comune di Modica perchè non versa.

I tre liquidatori, anziché gestire si attrezzino a liquidare e appare chiaro che il sindaco di Ragusa ha avuto l’interesse a delegittimare e sostituire il vecchio cda posizionando al vertice di Ato Ragusa Ambiente chi oggi risponde ai suoi input politici , ma con lo stesso rendimento di prima. A Ragusa viviamo un momento di crisi in materia di raccolta rifiuti; una differenziata che non cresce (lo dicono i dati del X settore che attestano i valori totali dal 13,2 del 2007 al 13,6 del primo semestre 2010) nonostante la sbontolante propaganda fatta dal sindaco, una ditta privata che va avanti con proroghe poco chiare da sei mesi in sei mesi senza bando pubblico con affidamento diretto mentre Ato Ragusa Ambiente e sindaco fanno finta di nulla, il tutto registrando un aumento delle tonnellate di pattume conferito in discarica facendo lievitare i costi del servizio e determinando un costo a carico dei cittadini di circa un milione di euro al mese.

Il governo regionale si attrezzi con urgenza ad imporre date e tempi certi per mettere fine ad un carrozzone clientelare come Ato Ragusa Ambiente che è servito solo a qualcuno per sistemarsi dentro figli, nipoti e parenti e qualche amico stretto.Il PD di Ragusa auspica che in tempi brevi la magistratura faccia chiarezza  su atti simili che mai dovrebbero accadere in uno stato di diritto. (r.c.)

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it