UNIONE CAMERE DI COMMERCIO, RAGUSA VADA CON SIRACUSA E NON CON CATANIA

E’ inconcepibile pensare che l’inerzia del Governo Regionale, con l’istituzione di Commissioni di Verifica, e del Governo Nazionale in attesa del responso del referendum, vada a paralizzare l’attività delle Camere di Commercio (sostentate dai trasferimenti di ogni singola azienda) nella promozione per lo sviluppo del territorio. Oggi è evidente sotto gli occhi di tutti che la scelta di accorpare le tre Camere di Commercio (Ragusa – Siracusa – Catania) e di conseguenza svuotare di ogni potere decisionale la Camera di Ragusa, è illogica, insensata e senza nessuno sbocco. Oggi spero che i nostri rappresentanti (nostri perché parlo anche da imprenditore) abbiano la determinazione di revocare il protocollo d’intesa già precedentemente stipulato con le altre due Camere di Commercio come già ha esternato la Camera aretusea, azzerare tutto e ripartire con la possibilità di una collaborazione più omogenea e paritaria solo con la Camera di Siracusa per costituire una Camera di Commercio che abbia più peso come numero di aziende e che rappresenti un territorio più omogeneo, lasciando quella leadership su alcuni settori trainanti come la zootecnia e l’ortofrutta al territorio ibleo il quale può solo rafforzare il proprio peso con quello di Siracusa invece di scomparire unendosi con Catania. E’ impossibile pensare che in questo particolare momento storico non ci sia una Camera di Commercio che unisca un territorio ma che anzi questa inerzia lo danneggi rallentandone la crescita. Mi auguro che questo mio appello ad abbandonare l’idea di fusione tra Catania e Ragusa privilegiando quella con Siracusa possa essere presa in considerazione dai vertici regionali.

 

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