GENI, SPECIE, POPOLAZIONI ED ECOSISTEMI

Il Centro Servizi Culturale di Ragusa ospita dal 15 al 25 Novembre una mostra pedagogica fotografica sulla Biodiversità: lo scopo dell’iniziativa – organizzata da Alliance Francaise – Ambasciata Francese di Roma – Facoltà di Lingue di Ragusa Ibla -Lega Ambiente –  e A.C.I.F – è quello di una maggiore sensibilizzazione verso una realtà sottovalutata o conosciuta solo parzialmente.

Biodiversità è un termine molto ampio che comprende tutti gli esseri viventi che popolano la Terra e si misura a livello di geni, di specie, di popolazioni e di ecosistemi.

Nel pianeta sono presenti una varietà incredibile di organismi, esseri piccolissimi, piante, animali ed ecosistemi tutti legati l’uno all’altro e tutti indispensabili. 

Ognuno di noi fa parte della biodiversità: questa ci fornisce cibo, acqua, energia e risorse per la nostra vita quotidiana.

La biodiversità degli ecosistemi si riferisce ai diversi ambienti in cui la vita è presente (la foresta, la barriera corallina, gli ambienti sotterranei, il deserto, le torbiere) e la scomparsa di questi ambienti comporta il rischio di estinzione delle specie che vi abitano.

I fattori che più contribuiscono alla perdita della biodiversità sono principalmente la distruzione dell’habitat, la colonizzazione di nuovi habitat da parte di specie aliene e l’innalzamento della temperatura, ma sicuramente, l’agire sfrenato dell’uomo è una delle cause che più aggravano il problema.

La presenza dell’uomo è causa, direttamente o indirettamente, della scomparsa della biodiversità.

Gli ambientalisti  affermano che «dal 1961 al 1980 sono stati convertiti ad uso agricolo 200 milioni di ettari di foresta e 11 milioni di ettari di prateria, localizzati quasi tutti in Paesi in via di sviluppo e quasi sempre in seguito a pressioni economiche esercitate dai Paesi ricchi» .

Inoltre «le specie viventi che compongono un ecosistema sono strettamente legate in un equilibrio dinamico che orienta il funzionamento dello stesso sistema. Quando una specie scompare, l’equilibrio viene alterato. L’ecosistema riequilibra la perdita di una specie, ma se le specie che vengono a mancare sono tante, l’ecosistema scompare».

È necessario avviare un percorso di equilibrio ecosostenibile con al centro l’obbiettivo di bilanciare la produzione di beni ottenuti dalle risorse naturali e la conservazione degli ecosistemi. (Martina Chessari)

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