LETTERA APERTA AL MINISTRO ANGELINO ALFANO

Egregio Ministro dell’Interno On. Angelino Alfano, figlio di questa tribolata terra all’estremo sud della nostra patria, la Sicilia..
..dalla cosiddetta “Operazione Augusta 2016” l’O.S. scrivente intende cogliere un importante spunto di riflessione per evidenziare alcune carenze fondamentali per l’organizzazione del dispositivo di soccorso offerto dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nella regione Sicilia. Il CONAPO, attraverso il suo esponente sindacale regionale, da anni denuncia con forza, in ogni occasione ed in tutte le sedi ritenute utili ed opportune, le carenze di cui deficita il dispositivo di soccorso in Sicilia. Anche in sede di discussione e definizione del cosiddetto riordino non firmato dal CONAPO, codesta Segreteria ha evidenziato il numero elevato di interventi per soccorso nell’arco dell’anno che colloca la Sicilia tra i più alti della nazione, rispetto all’inadeguatezza delle riduzioni di organico in esso previste. L’Emergnza riguardante la stagione estiva, la AIB, di anno in anno si ripropone quale problema insoluto e lasciato in un groviglio politico-burocratico, a totale discapito di una capacità di risposta alle richieste di soccorso costantemente insufficiente, per l’attivazione della quale non rende onore a nessuna delle figure che rivestono in qualche maniera ruoli di responsabilità (DAL 2012 NON VIENE STIPULATA LA COSIDDETTA CONVENZIONE TRA LA REGIONE SICILIA E LA DIREZIONE REGIONALE VV.F. SICILIA): anche oggi l’O.S. scrivente, proprio sull’AIB 2016, si è trovata costretta ad attivare iniziative e manifestazioni che sono tutt’ora in corso. Ma l’operazione Augusta 2016 ha purtroppo ancora una volta deluso le aspettative dei vigili del fuoco siciliani, della popolazione di tutta la regione ed evidenziato, come un coltello girato nella piaga, le carenze di una istituzione dello Stato lasciata da troppo tempo alla deriva. È proprio così! In fase di incontri e confronti su detta operazione sembrava aprirsi per il soccorso tecnico urgente siciliano, una piccola ma significativa boccata di ossigeno nel senso di un sostegno alla carenza dei mezzi, alla formazione del personale, alle attrezzature specialistiche che avrebbe dato maggiore dignità ed una linfa di sicurezza ed efficienza nel dispositivo di soccorso. Ad oggi rileviamo con delusione che il tutto si è ridotto ad una grande bolla di sapone dove, per l’occasione, chi ha avuto da prendere ha preso, chi voleva compiacersi degli esiti di una operazione internazionale e raccoglierne plausi e meriti lo ha fatto, e chi attendeva che rimanesse qualche beneficio per un aiuto generalizzato ai comandi provinciali della Sicilia, non ha trovato neppure le briciole! Ebbene, la Segreteria Regionale CONAPO non intende tacere a questa situazione. Il “tutto ottimo ed abbondante”, le parole spese sugli aspetti emotivi posti in primo piano a discapito delle reali difficoltà che quotidianamente vivono i vigili del fuoco siciliani ed il far finta di niente esprimendo come e quanto si è stati bravi e capaci promuovendo ed elogiando tutta l’organizzazione omettendo i gravi deficit che pesano sulla sicurezza e sulla professionalità del dispositivo di soccorso della Sicila, non appartiene al “modus operandi” del CONAPO! La sconcertante verità è che dopo l’Operazione Augusta 2016 per la Sicilia è rimasto il nulla.
Questa regione, la Sicilia, denuncia e reclama MEZZI DI SOCCORSO: le APS sono ormai troppo vecchie e non garantiscono la benché minima sicurezza agli operatori ed alla cittadinanza; abbiamo già assistito ad incidenti causati da parti di mezzi riparati ed arrangiati alla buona con fil di ferro che ad una curva ha lasciato cadere per forza centrifuga una bombola di aria procurando al malcapitato lacerazioni e ferite, oppure, alla richiesta di soccorso, partire per intervento con un mezzo già segnalato di anomalie che tuttavia è stato ritenuto utilizzabile e che poi in strada si è guastato in maniera definitiva, ma non solo, cosa più assurda è stata quella che il mezzo inviato in sostituzione dello stesso si è fermato a suo volta: tutto questo non solo è ridicolo per una amministrazione che presta istituzionalmente soccorso, ma pone seri ed oggettivi dubbi sulla sicurezza in questi mezzi i quali di giorno in giorno ci fanno comprendere che non hanno più cosa dare: e cosa ne è stato di colui il quale attendeva il pronto intervento dei vigili del fuoco?
E cosa dire dei RETRAINING? Cosa dire delle ATTREZZATURE scadute e non sostituite per interventi speciali i quali sono attribuiti alla competenza del C.N.VV.F.? Cosa dire della FORMAZIONE? (alcuni numeri: (corso NBCR ASSENTE DA 8 ANNI; corso SAF ASSENTE DA 5 ANNI; corso SOCCORSO FLUVIALE ASSENTE DA 5 ANNI; corso TAS2 ASSENTE DA 3 ANNI; corso CDV ASSENTE DA 5 ANNI). Durante l’operazione Augusta 2016 abbiamo assistito a figure particolari assolutamente ed evidentemente carenti proprio proprio perché mancano i CORSI di FORMAZIONE che ogni anno in sede di programmazione regionale rivendichiamo con vigore ma la cui risposta si immola sul risparmio economico a discapito della sicurezza ed efficienza. Come ed a chi dobbiamo rivendicare il diritto di ogni operatore del soccorso di svolgere il proprio lavoro in sicurezza e proficuità? In questa sede giova sottolineare che i Comandi Provinciali vvf della Sicilia sono al disfacimento, dove i Dirigenti sono costretti a fare salti mortali per organizzare il soccorso tecnico urgente, ma cercando di evitare omissioni verso le proprie responsabilità, dove i cittadini urlano la mancanza di tempestività di soccorso (quando possibile) sulla loro pelle, dove assistiamo impotenti alla estinzione della macchia mediterranea e connessa fauna, dove le sedi di servizio suscitano ribrezzo per le condizioni igieniche (di alcune in particolare) che hanno superato già da tempo ogni limite di accettazione. La Sicilia reclama azioni ed interventi concreti, urgenti ed indifferibili da parte di tutte le figure in indirizzo nell’esercizio dei ruoli e delle responsabilità delle quali ne sono investiti: non credano le SS.VV. di poter figurare meramente sulla carta della pianta organica del Corpo Nazionale! Il Corpo Nazionale ha bisogno di Dirigenti protesi alla concretezza, al fare, alla organizzazione ed alla massima efficienza ovvero l’insieme delle azioni ed atti utili non solo a migliorare le condizioni delle caserme in generale, ma garantire SEMPRE quei minimi standard fondamentali al di sotto dei quali non può essere consentito scendere in nessun Comando di tutta la nazione. Ora basta! Basta davvero così, la Segreteria Regionale CONAPO attende risposte solerti e riscontri su quanto descritto, rendendosi disponibile per ogni confronto ed approfondimento su ogni parola sin qui scritta, precisando che le parole probabilmente non fanno onore ad una realtà che è ben più grave, insufficiente ed inadeguata per una regione che presenta un consuntivo annuale di quasi 80.000 interventi!
In attesa di risposta scritta ed aiuti concreti porge distinti saluti.

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