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VOLKSWAGEN: DOPO MULTA ANTITRUST CODACONS DIFFIDA IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
09 Ago 2016 09:57
Dopo la multa da 5 milioni di euro inflitta ieri dall’Antitrust alla Volkswagen per lo scandalo delle emissioni falsificate, il Codacons ha deciso di presentare oggi una diffida al Ministero dello sviluppo economico, volta a chiedere misure a tutela dei proprietari italiani di auto Vw.
“Dopo la sanzione dell’Antitrust che riconosce senza più alcun dubbio la condotta scorretta della casa automobilistica, abbiamo chiesto al Ministero di avviare subito la procedura per giungere a risarcimenti in favore dei proprietari di auto Vw, al pari di quanto avvenuto negli Stati Uniti dove gli automobilisti riceveranno un indennizzo pari a 14,7 miliardi di dollari – spiega Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons – In Italia infatti al momento tutto tace, e l’unica speranza per i proprietari di auto coinvolte nel dieselgate è la class action avviata dal Codacons dinanzi al tribunale di Venezia, sulla quale i giudici si pronunceranno il prossimo gennaio”.
Nella diffida dell’associazione inviata al Mise si chiede nello specifico di “voler avviare, con ogni strumento previsto dalla legge, azioni concrete nei riguardi del Gruppo Volskwagen in ottemperanza alla normativa europea ivi compresi l’avvio di una trattativa finalizzata al raggiungimento di un adeguato accordo risarcitorio nei confronti dei consumatori e dello Stato Italiano vittime del grave raggiro de quo anche e soprattutto per ragioni di giustizia sostanziale che impongono un obbligo di provvedere ai sensi dell’art. 2 della L. 241/90 e dell’art. 117 c.p.a. e l’intervento ad adiuvandum nell’azione collettiva incardinata dalla scrivente Associazione avverso il gruppo Volskwagen dinanzi al Tribunale ordinario di Venezia”.
Il Codacons ricorda infine a tutti i proprietari di auto Volkswagen coinvolte nello scandalo delle emissioni falsificate, che è ancora possibile aderire alla class action per ottenere il giusto risarcimento, seguendo le indicazioni riportate sul sito www.codacons.it
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