È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
PALCHI DIVERSI 2010-2011 VENERDI’ AL LUMIERE HINKEMANN
29 Nov 2010 11:23
Dopo il grande successo dello spettacolo “Hinkemann” scritto da Ernst Toller svoltosi giorno 27novembre al Canovaccio di Catania, ora la compagnia approda Venerdì 3 dicembre alle ore 21:00 al cinema-teatro Lumière di Ragusa. Hinkemann è una tragedia sociale scritta tra il 1921 e il 1923 e tradotta da Giuseppe Dolei. Il tema che viene affrontato tocca la totale disillusione del protagonista, un operaio evirato a causa di un incidente sul lavoro, verso qualsiasi idea di progresso e di felicità. Hinkemann è una figura tragica schiacciata da una società che lo condanna al ridicolo, alla negazione di qualsiasi dignità sociale perché non può esercitare la propria sessualità.
L’obiettivo dell’opera è quello di valorizzare l’universalità di questo tema. La Contemporaneità, della tragedia, è data sia dalla traduzione di Dolei sia dalla regia di Elio Gimbo, senza una precisa unità di tempo e luogo, allargata a un contesto genericamente europeo. La realizzazione dei filmati che interagiscono sul palco con la recitazione dei protagonisti è di Alessandro Marinaro, gli aiuti alla regia sono Carmela Sanfilippo e Davide Fascetta e i costumi sono di Rosy Bellomia. Invitiamo, coloro che vedranno lo spettacolo a notare l’interpretazione del protagonista, un bravissimo Saro Pizzuto, che interpreta la parte appunto dell’operaio Hinkemann con una recitazione sofferta, dolorosa, perfetta, senza una sbavatura, commovente; ed anche l’attore Alfio Zappalà, formidabile nella caratterizzazione del direttore di una televisione che non ha sentimenti, che sembra un automa e che sfrutta il dolore di Hinkemann in funzione dell’audience trasformandolo in una macchietta da dare in pasto al pubblico. (E.R)
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