ASTENSIONISMO DILAGANTE OLTRE IL REFERENDUM

Affonda il referendum sulle trivelle,votato solo  dal 32% degli elettori…
Al netto degli insulti di quelli che giudicano il “votare un obbligo morale e civile” e delle furbizie di coloro che lo ammettono o negano secondo “comodo”, mi si permetta di dire la mia sullo “astensionismo” in piena libertà.
Le testate che mi ospitano sanno bene che,sul #nonvotare, sono tra i pochi che ci mettono nome e faccia ma,dati alla mano,non rappresento certo la posizione isolata di un pazzo.
Pertanto,senza che quel che scrivo impegni in alcun modo quanti vogliano pubblicare,sintetizzo brutalmente :
“ancora troppi non hanno capito che moltissimi italiani non crediamo piú in niente e nessuno che rappresenti il regime partitocratico”.
Trivelle o meno (peraltro un referendum che non serviva a nulla e sarebbe stato sicuramente poi disatteso come quello sull’acqua e l’altro sui soldi ai partiti), l’unica scelta è stata #nonvotare !!
Consapevolmente o meno,ha preso piede tra i cittadini la necessità personale di non avere nessuna forma di partecipazione attiva a qualunque tipo di proposta provenga da uomini e partiti presenti nelle sedi istituzionali.
Accettare un programma (o,peggio,votare per una formazione politica) significa di fatto avallare la partitocrazia imperante che,da sempre,sta al potere presentandosi come un Giano bifronte : una faccia di chi governa e l’altra di chi finge di fare opposizione….ma sempre di Giano è il volto !!
Rassegnazione,ignavia,mancanza di soluzioni ??
No,al massimo tracce latenti di “eversività” (a cercare con il lanternino) perché la logica conclusione di questo ragionamento porta ad una sola scelta : quella di lasciarli (gli appartenenti al sistema partitocratico) affogare da soli nella melma in cui hanno ridotto l’Italia….
E dopo,al momento opportuno, evitare accuratamente di tendere loro la mano per salvarli…

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