“CAMBIARE LE PENSIONI, DARE LAVORO AI GIOVANI”

 “Cambiare le pensioni dare lavoro ai giovani”. Questo è il claim della manifestazione che a livello territoriale si terrà domani in tutti i capoluoghi di provinciale di Sicilia, così come nel resto del Paese, contro la legge Fornero.

L’iniziativa è stata illustrata questa mattina a Ragusa, nella sede della Uil di Via Roma, alla presenza dei segretari generali di Cgil, Giovanni Avola, di Cisl, Paolo Sanzaro e Uil, Giorgio Bandiera. L’evento si terrà domani, sabato 2 aprile, a partire dalle ore 9,30 in Piazza Matteotti (già Piazza delle Poste).

I temi della flessibilità per tutti, del rispetto per fatica e lavori diversi, quarantuno anni di contributi che bastano e pensioni dignitose oggi e domani, sono stati affrontati con posizioni variegate ma univoche dai segretari confederali.

“Saremo in piazza Matteotti domani per dire no a questo riforma che definiamo scellerata. Necessario un confronto serio con il governo, commenta Giorgio Bandiera, perché sinora non è stato possibile realizzarlo vista l’ inaffidabilità dell’interlocutore. Indispensabile aprire un tavolo per riformare la legge Fornero.

I giovani non avranno la certezza di una pensione; entrano nel mondo del lavoro molto tardi. Uscire dal lavoro a 62 anni magari con qualche penalizzazione a carico delle imprese e in piccola parte dai lavoratori è una prospettiva che potrebbe garantire il turn over.

Sul palco domani prenderanno la parola Giorgio Bandiera, segretario generale aggiunto della Uil Ragusa, Siracusa,Gela, Cettina Raniolo, segretaria provinciale della Cisl Ragusa- Siracusa e concluderà la serie degli interventi, Mimma Argurio, segretaria regionale della Cgil Sicilia. Sono previsti alcuni interventi di lavoratori e pensionati.

Il tema delle pensioni coinvolge non solo quelli che già oggi ne godono ma tutti quei lavoratori che hanno un’aspettativa che non ancora non si realizza, basta guardare al tragico mondo degli esodati.

“E’ una questione di tutto il mondo sindacale, quello che attiene al tema delle pensioni, dichiara Paolo Sanzaro. Necessario determinare un mix dignitoso tra età e contributi per andare in pensione. Pesa, in questo ragionamento la differenza di tipologia di lavori; penso a categorie come gli edili e le insegnanti di materna che non possono sopportare un carico di lavoro così lungo sino a tarda età . E’ un’operazione giustizia quella che vuole cambiare la legge Fornero – Monti.

L’iniziativa di domani vuole esser un segnale politicamente forte anche al governo regionale.

Le segreterie confederali siciliane per il 7 maggio hanno promosso una manifestazione regionale per chiedere lavoro, soprattutto per i giovani. Due grandi appuntamenti che devono coinvolgere tutti i ragusani di ogni classe sociale e quindi riguarda anche studenti, giovani, anziani. Mandare  alle prefetture un messaggio forte perche il Governo si convinca a rivedere la sua posizione”.

Giovanni Avola propone un tema più ampio e mette in collegamento la questione delle pensioni con quelle del lavoro che sono un’unica cosa.

“ L’iniziativa di domani, afferma il segretario generale della Cgil di Ragusa, è il primo momento rispetto a quello del 7 maggio che apre una grande vertenza tutta siciliana. Partire dalle garanzie di chi è andato in pensione è il ragionamento.

In Italia vige il sistema tassativo più alto in Europa e gli 80 miliardi di euro che costituiscono il fondo di risparmio del sistema pensionistico italiano, tra il 2013/2020, si possono destinare alla flessibilità e chiudere al questione degli esodati e quelle connesse alle contribuzioni figurative dei giovani e dei precari e delle donne in particolare. La riforma della legge Fornero è necessaria per rilanciare il Paese con nuove opportunità lavorative, lo sblocco dei cantieri pubblici, a cominciare dall’ autostrada e dal porto, e ancora porre soluzioni alla questione dell’assistenza e della  sanità”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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