GIANNA DIMARTINO REGGENTE DELLA UGL DI RAGUSA
30 Mar 2016 05:21
La dott.ssa Gianna Dimartino, è stata stamani nominata direttamente da Roma a ricoprire il ruolo di Reggente del sindacato UGL Ragusa, subentrando all’uscente Segretario Confederale Giovanni Condorelli. E’ la prima donna a condurre una federazione provinciale , forte della sua esperienza e militanza quasi ventennale in UGL .Gianna Dimartino ha ricoperto diversi incarichi dirigenziali importanti all’interno del sindacato, occupandosi di alcune Federazioni e strutture sindacali sia a livello provinciale che regionale, come Responsabile del Dipartimento Famiglia, Welfare e Mercato del lavoro, Pari opportunità e Giovani.
Così interviene :” Ho accettato questo incarico con entusiasmo ma anche con grande senso di responsabilità, consapevole che sarà un percorso molto articolato e complesso, considerate anche le condizioni di “emergenza lavoro” e di profonda crisi economica, politica e sociale che stiamo vivendo. Confido molto nella mia forte passione di fare sindacato a servizio della collettività e dei lavoratori, ma anche nella forza del ” fare squadra ” perchè lavorando tutti insieme, con segretari e i dirigenti provinciali della struttura, si possono raggiungere gli obiettivi di rilancio e di affermazione della politica sindacale UGL sull’intero territorio ibleo. Ovviamente la nostra azione sindacale sarà improntata alla massima tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, ci impegneremo affinchè vengano rafforzate le Politiche di Pari opportunità e di Conciliazione per le donne , ma anche per favorire il primo ingresso delle donne e dei giovani nel mercato del lavoro, sempre più chiuso e precario. Ci sono dei dati importanti da cui partire che ci impongono un’amara riflessione ma, nel contempo, ci spronano a continuare le nostre battaglie sindacali sul campo: in Sicilia la disoccupazione femminile si attesta al 24,9% e quella giovanile intorno al 50%; le difficolta’ generali e la carenza di servizi hanno portato per tantissime donne perdita di posti di lavoro, mancata chance di carriera professionale, una marcata denatalita’”