NO ALLE TRIVELLAZIONI IN MARE

Domenica 20 marzo, alle ore 18:00, presso il Palazzo Mercato ad Ispica sarà tenuto a battesimo il comitato cittadino a sostegno del “Sì” al referendum del 17 aprile. Il Circolo “Sikelion” è co-promotore dell’iniziativa, insieme alla sede locale del movimento politico “Possibile”.

Il comitato si propone anzitutto di spiegare ai cittadini i pericoli, per l’ambiente e per la salute umana, connessi ad un incremento delle attività di estrazione di petrolio e gas naturale in mare: cosa che, incredibilmente, la normativa oggetto della consultazione ha invece previsto, sacrificando l’interesse dell’intera collettività al privato guadagno di pochi.

 

A tal fine, è stato già pianificato l’allestimento di banchetti informativi, il 19 marzo ed il 2 aprile prossimi, dalle 9:00 alle 13:00, in prossimità del mercato rionale del quartiere 167, ed altresì il 3 e il 10 aprile, in Piazza dell’Unità d’Italia (in orario da definire).

Ulteriori iniziative saranno decise e valutate giorno 20 marzo, nel corso dell’incontro di cui si diceva, al quale è anzi auspicabile che partecipino associazioni, rappresenti istituzionali e semplici cittadini.

 

Benché i potentati economici tendano a farcelo dimenticare, ogni piattaforma rappresenta una vera e propria polveriera, capace di provocare danni incalcolabili. Basti pensare alla vicenda degli sversamenti verificatisi nel 2010 dalla Deepwater Horizon, nel Golfo del Messico: in quell’occasione, non solo la nostra tecnologia impiegò più di tre mesi ad arginare il disastro, ma fonti di stampa testimoniano come ancora oggi, dopo più di sei anni (!), la cosiddetta “marea nera” continua ad avvelenare le acque ed i fondali di ben quattro stati, con danni certi per quasi 19 miliardi di dollari.

Un solo “intoppo” del genere, manco a dirlo, condannerebbe per sempre l’industria del turismo in Sicilia, specialmente in un mare chiuso qual è il Mediterraneo.

 

«La legge di stabilità per il 2016, nella parte in cui consente alle società petrolifere di estrarre gas e petrolio entro 12 miglia dalla costa senza limiti di tempo, costituisce un vero e proprio attentato alla salute ed all’economia di milioni di persone, e dinanzi a tale scempio nessuno può restare inerte», ha detto la presidente di Sikelion, dott.ssa Natalia Carpanzano. «Per questo motivo, anche il nostro Circolo ha deciso di rimboccarsi le maniche e rivolgersi ai cittadini, insieme a “Possibile” e a tutti gli altri partiti, associazioni e semplici persone di buona volontà che, ne siamo certi, vorranno dare il proprio contributo».

«È importante che gli ispicesi sappiano che la norma sottoposta al referendum ci riguarda da vicino -ha avvertito il portavoce di Possibile – Ispica, Giordano Sarta- visto che una delle piattaforme interessate si trova proprio al largo di Pozzallo. In ogni caso -ha aggiunto- occorre dire “no” ad un modello di sviluppo dannoso e anacronistico: è giunto il tempo di incoraggiare un’idea di energia pulita, fatta di rinnovabili. Siamo la terra del sole e del vento, e continuare a puntare esclusivamente sulle energie fossili è semplicemente miope (oltre che pericoloso) per tutto il nostro territorio».

 

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