NON SONO MIEI NE’ NOSTRI COLLEGHI !

Sono più di 900 i ‘certificati sospetti’ in questi giorni al vaglio degli Ordini dei Medici Veterinari di tutta Italia. 

Già: parliamo ancora in questa rubrica di interventi ILLEGALI eseguiti sugli ignari cani a fini estetici. 

Parliamo dei tantissimi Certificati in cui viene riportato il ‘motivo’ che ha ‘costretto’ qualcuno ad eseguire tale intervento e di conseguenza a (provare a) giustificarne l’essenza per iscritto con tanto di carta intestata, timbro e firma.

Medici Veterinari? Sì, in quanto laureati, abilitati ed iscritti all’Ordine Professionale.

Colleghi? Infrangono la legge per soli fini di lucro: NO: non sono miei Colleghi! Nè miei nè di tutti gli altri medici veterinari che quotidianamente agiscono nella legalità e praticano la professione a testa alta nel rispetto degli animali e, sopratutto, della propria dignità.

Procure ed Ordini Professionali, come detto, stanno indagando a tappeto per stabilire la veridicità di tali certificati. Si cercherà di ricostruire ogni singola ‘storia’ e di capire come possa essere plausibile che così tanti cani ‘casualmente’ vittime di ferite talmente gravi da richiedere l’intervento del veterinario…siano finiti sui tavoli operatori per le amputazioni.

Cosa rischia chi ha dichiarato il falso o, ancora peggio, ha praticato un intervento non giustificabile? Come afferma la vice presidente della Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani “… “Se si accerta che l’intervento non è necessario, si rischia la denuncia per maltrattamento o lesioni ad animali. Legge 189, articolo 544 del codice penale. Reclusione da 3 a 18 mesi o multa da 5.000 a 30.000 euro. C’è poi il reato di falsità ideologica in certificazione, con reclusione fino a un anno. Da parte sua l’Ordine può sospendere l’iscritto da 1 a 6 mesi o arrivare alla radiazione…”

Staremo a vedere, statene certi!

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