CHIUSURA DEI CENTRI COOP DI AVOLA, POZZALLO, PACHINO, SCICLI E GELA

I lavoratori dei centri Coop di Avola, Pozzallo, Pachino, Scicli e Gela in una nota valutano la chiusura dei centri che comporterà il conseguente trasferimento dei lavoratori nei centri di Palermo come unica condizione per mantenere il posto di lavoro.

Su questo presupposto i lavoratori assumono queste determinazioni:

  • per molti lavoratori, che hanno il contratto di lavoro part-time ( 24 ore stipendio medio €.800), il preannunciato trasferimento  si considera – di fatto  – una costrizione al licenziamento volontario, per l’impossibilità evidente di poter sostenere spese di trasferimento e di mantenimento nella città di Palermo, proprio e delle proprie famiglie;
  • a loro giudizio – stante l’indisponibilità dell’Azienda a investire nel rilancio dei negozi –  il progetto redatto dal dott. Paolo Bedeschi, rappresenta l’unica opportunità valida di mantenimento e consolidamento del posto di lavoro.

Sulla scorta di tali valutazioni esprimono la piena adesione al progetto di costituzione della cooperativa dei lavoratori per la rilevazione dei centri Coop, ritenendo credibile e documentato l’obiettivo del raggiungimento della sostenibilità dei negozi in un periodo di 3 anni.

Registrano positivamente la significativa disponibilità a già manifestata da molti soci consumatori all’adesione alla costituenda “NUOVA COOPERATIVA PRIMO MAGGIO” per la salvaguardia ed il mantenimento dei posti di lavoro e della presenza della Cooperazione nel territorio e pertanto chiedono il mantenimento dei centri a marchio COOP che per 30 anni hanno fatto la differenza nel settore.

 dipendenti confidano  nella disponibilità di Coop Sicilia e di Coop Italia e invitano i rispettivi vertici aziendali a sostenere il progetto di rilancio dei centri, tenuto conto che lo stesso non comporta a loro alcun impegno finanziario, ma la sola concessione di strumenti di supporto all’iniziativa, peraltro già adottati con successo  in diversi altri analoghe circostanze in altre regioni.

 

 

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