È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
DA STOCCOLMA A POZZALLO PER UN GRANDE GESTO DI SOLIDARIETA’
06 Set 2015 07:44
Un gesto di solidarietà dal sapore internazionale. Nella città di Pozzallo, due giorni fa, è arrivata una famiglia proveniente dalla Svezia, e più precisamente da Stoccolma, per trascorrere le vacanze. A differenza degli abituali turisti, però, questa famiglia, giunta in aereo presso lo scalo etneo, ha portato con sé tantissimi prodotti da consegnare ai migranti ospiti del Centro di Primo Soccorso e Accoglienza di Pozzallo.
Le notizie che giungevano tramite i mass media anche in Svezia, hanno scosso gli animi di questa famiglia che ha portato con sé una grande quantità di spazzolini, dentifrici, shampoo, detergente intimo, deodoranti, sapenette e sapone liquido, assorbenti, asciugamani e mutandine.
“Questa famiglia mi ha contattato tramite il fotografo Antonio Garrafa – spiega il Sindaco Luigi Ammatuna – esprimendo la volontà di visitare il centro per consegnare direttamente ai migranti questi oggetti. Il Prefetto Annunziato Vardè è stato molto sensibile all’argomento ed ha accordato un permesso speciale che permettesse l’ingresso della famiglia svedese al CPSA. Così ieri pomeriggio, insieme all’assessore alle politiche migratorie, Giorgio Scarso, li abbiamo accompagnati al centro. Lì hanno conosciuto i migranti attualmente presenti e con grande emozione gli hanno consegnato questa moltitudine di prodotti. Erano visibilmente emozionati e Marjatta Huusko, la nonnina di 78 anni, insieme alla figlia Jaana Huusko, si sono anche messe a piangere nell’ascoltare le storie di questi fratelli migranti che hanno rischiato la vita per cercare fortuna giungendo presso questa sponda del Mediterraneo”.
Il Sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, ha voluto accogliere questi turisti presso il Palazzo di Città “Giorgio La Pira” in segno di accoglienza e di rispetto verso questa famiglia che ha voluto compiere questo grande gesto di amore e di solidarietà. Oltre alla nonnina e alla figlia Jaana, a Pozzallo sono giunti anche il marito Azad di 56 anni e la figlia Rebecca di 19.
“Giungere a Pozzallo, che abbiamo trovato splendida e caldissima anche nel mese di Settembre, per portare questo gesto di solidarietà a questi nostri fratelli, ci riempie di gioia – spiega la signora Jaana. Dalla lontana Svezia veniamo a conoscenza di quando accade in Sicilia, ma oggi abbiamo avuto modo di toccare con mano il grande amore con il quale queste persone vengono accolte e trattate. Abbiamo trovato un centro di accoglienza pulitissimo con operatori gentili ed educati. Abbiamo visto la grande speranza che traspariva dagli occhi di questi migranti e quando torneremo in Svezia faremo pubblicità positiva per questa città, che quotidianamente vive questa problematica e la affronta con dignità e grande sacrificio. Torneremo anche il prossimo anno e consiglieremo ai nostri amici e conoscenti di venire a Pozzallo in vacanza, perché qui abbiamo trovato un mare splendido, una città brillante, gente accogliente e solidale: il miglior biglietto da visita per una città che vuole vivere di turismo. Desideriamo ringraziare particolarmente il Sindaco Luigi Ammatuna – conclude Jaana – per l’accoglienza che ci ha riservato e per la passione che mette nel suo delicato ruolo istituzionale in questo grande periodo di crisi economica globale”.
Il Sindaco Ammatuna, insieme all’assessore Scarso, oltre a ringraziare il Prefetto Vardè per avere concesso l’autorizzazione ad entrare nel centro per questa nobile causa, ha salutato la famiglia svedese, ringraziandola per la visita a Pozzallo, rinnovando l’invito a tornare il prossimo anno, grazie al legame internazionale di solidarietà che nel tempo, certamente, non potrà che rinsaldarsi.
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