È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
PRETENDEVANO IL POKET MONEY ANCHE SE NON NE AVESSERO PIU’ DIRITTO: ARRESTATI DODICI EXTRACOMUNITARI
14 Lug 2015 09:50
Arrestati dodici extracomunitari per i reati di sequestro di persona e tentata rapina in concorso. Tutto è accaduto ieri, nel tardo pomeriggio, quando uno dei responsabili di una casa di accoglienza, che ospita extracomunitari sbarcati sulle coste ragusane, ha chiamato il Commissariato di Vittoria dichiarando di essere stato preso in ostaggio, insieme ad un altro suo collega da dodici extracomunitari ospiti del centro. Questi ultimi sarebbero dovuti essere trasferiti in altri centri nella provincia di Agrigento. Molti, però, si erano rifiutati di partire creando agitazione all’interno della struttura e continuando ad usufruire dei servizi, anche se non ne avessero più alcun diritto. Alcuni di essi, addirittura, hanno preteso anche il pagamento del cosiddetto poket money settimanale, ossia della somma di € 17.50, stabilita dalla convenzione della Prefettura per sopperire alle loro esigenze economiche. E’ per questo motivo che, DAMBADOU Omaru, 24enne della Guinea Bissau, leader del gruppo, ha rinchiuso i due volontari in un ufficio e lì, insieme ai complici ha tentato di impossessarsi delle chiavi della cassaforte per rubare il denaro. Arrivati gli agenti, però, i due volontari sono stati liberati e gli extracomunitari arrestati per i reati di sequestro di persona e tentata rapina in concorso. La d.ssa Monica Monego della Procura della Repubblica di Ragusa, immediatamente informata della criticità venutasi a creare, ha seguito attentamente la vicenda ed infine ha disposto che tutti gli arrestati venissero messi agli arresti domiciliari.
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