UNIVERSITA’ ED AGRICOLTURA: BINOMIO ESSENZIALE

06 Giu 2015 07:45

L’agricoltura iblea senza il supporto della ricerca scientifica non potrà mai competere sui mercati più agguerriti, l’appello dell’on. Orazio Ragusa al rettore dell’Università di Catania e al preside della facoltà di Agraria: “Dobbiamo trovare un modo per garantire una proficua collaborazione con le aziende del nostro territorio”

“Nonostante la crisi, l’agricoltura, nell’area iblea, resta uno dei comparti trainanti per l’economia. Un settore che, anche in futuro, potrà dire la sua in un’ottica di crescita del territorio. Ma senza innovazione, senza ricerca scientifica applicata, non sarà mai possibile superare la concorrenza dei mercati più agguerriti”. L’on. Orazio Ragusa si appella al rettore dell’Università di Catania e al presidente della facoltà di Agraria affinché si creino i presupposti per attivare un percorso di collaborazione, con le aziende agricole del territorio, mirato a garantire delle ricadute positive su un fronte, come quello della ricerca, che non può essere trascurato. “Un tempo, con la presenza a Ragusa del corso di laurea in scienze tropicali e sub-tropicali la questione non si poneva – aggiunge il deputato regionale – e comunque il fenomeno era posto maggiormente sotto attenzione. Adesso, invece, si registra una carenza che, nel territorio a più forte vocazione agricola della Sicilia, non può passare sotto silenzio. Ed ecco perché si rende opportuno creare le premesse per attivare delle forme di intesa, di concertazione, che rendano partecipi le aziende del nostro territorio di determinati percorsi. Il ruolo della ricerca scientifica nell’innovazione e sostenibilità delle filiere alimentari è imprescindibile. E proprio l’Università di Catania, di recente, ha presentato ad Expo Milano quale il programma che si intende portare avanti per sostenere tutti gli aspetti legati alla produzione e alla trasformazione dei prodotti agroalimentari siciliani. L’agricoltura iblea non può privarsi di fare parte di questo grande progetto e occorre trovare il modo per essere tra i protagonisti. Ecco perché chiederemo al rettore e al preside della facoltà di valutare come è possibile concretizzare questa interazione che, per il comparto agricolo del nostro territorio, diventa di fondamentale importanza allo scopo di affrontare con la dovuta attenzione i mercati internazionali, soprattutto quelli europei”.