È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
PARLARE DI RUGBY PER PARLARE DELLA VITA
09 Mag 2015 06:49
Una chiacchierata tra Meno Occhipinti, l’addetto stampa del Padua Rugby Ragusa, e Antonio Falda, l’autore di “Per la libertà, il rugby oltre le sbarre”. Si è svolta in questo modo, presso il Café Letterario “Le Fate” di Ragusa, la presentazione dell’ultimo libro dell’autore sardo, promossa dal Padua, una società sempre attenta alla promozione del rugby in tutti i suoi più svariati aspetti, non solo quello sportivo/agonistico.
«Come società sportiva, il nostro principale obiettivo è quello di formare uomini. Abbiamo ritenuto che incontrare Antonio Falda potesse essere utile per raggiungere il nostro scopo. Per quello che abbiamo visto e sentito stasera, dico che non ci siamo sbagliati», ha commentato alla fine il presidente del sodalizio ibleo, Vittorio Vindigni.
Prendendo spunto dall’opera dello scrittore sardo, ieri, davanti ad alcune decine di attenti e molto interessati ascoltatori, Falda e Occhipinti hanno dato vita a una chiacchierata che ha toccato diversi punti, da quelli più concreti, come il raccontare le difficoltà che quotidianamente si vivono in carcere, anche legate alla pratica del rugby («Dopo un paio di allenamenti svolti sotto la pioggia, i componenti della squadra non si erano presentati al successivo. Gli allenatori si erano allarmati per questa decisione, ma poi avevano capito che la rinuncia non era nata perché i detenuti non volessero più giocare ma semplicemente perché non avevano più magliette da utilizzare in quanto far asciugare quelle bagnate in una cella che ha solo una piccola finestra è qualcosa di lungo e complicato») a quelli più concettuali come il significato della parola “libertà” e l’utilizzo del rugby come strumento di recupero.
«Il mio, più che un viaggio all’interno delle carceri, è stato un viaggio interiore dentro me stesso. Entrare in carcere, incontrare tutte quelle persone, detenuti e non, è stata un’esperienza che mi ha cambiato, che mi ha fatto capire l’importanza di tante cose alle quali, noi “uomini liberi”, non facciamo attenzione».
Antonio Falda sarà in Sicilia ancora oggi e domani. Stasera presenterà il suo libro presso la Sala Magma di Catania insieme al sociologo, Claudio Saita, il dibattito sarà moderato dal giornalista Roman Henry Clarke, mentre domenica lo scrittore sardo incontrerà i lettori a Taormina.
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