È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
SCOMPENSO CARDIACO CRONICO: CONCLUSO IL PRIMO MODULO FORMATIVO
14 Apr 2015 08:06
Si è concluso Sabato il primo dei tre corsi formativi organizzati, per l’anno 2015, dalla Cardiologia di Ragusa, direttore della U.O.C. dr. Antonino Nicosia, dedicato allo scompenso cardiaco cronico.
Diversi i punti trattati di rilevante importanza: la complessa gestione, perché lo scompenso cardiaco è spesso associato a patologie broncopolmonari o insufficienza renale, per questo sono intervenuti sia nefrologi che internisti; l’impatto economico di una patologia divenuta veramente “endemica” al crescere dell’età media e parallelamente al miglioramento della terapia per l’infarto miocardico acuto, infatti, con il crescere dell’età media e parallelamente al miglioramento della terapia per l’infarto miocardico acuto, si è assistito ad un importante aumento dell’incidenza dello scompenso cardiaco cronico, patologia predominante nelle corsie di Cardiologia e dei reparti internistici; il ricovero ospedaliero di questi pazienti ha, inoltre, elevati costi di gestione, è per questo che sono intervenuti il Responsabile dell’area governo clinico dell’Assessorato, il quale sta mettendo in atto varie misure che consentano una riduzione dell’accesso ospedaliero di questo tipo di pazienti; il cruciale rapporto ospedale-territorio per un’ottimale gestione di questi pazienti, la continuità terapeutica e gestionale e un ottimale colloquio con il medico di medicina generale è l’unica via che consente non solo un miglioramento della qualità di vita di questi pazienti, ma anche un accesso più “appropriato” alle cure ospedaliere.
A giugno e ad ottobre si svolgeranno dei corsi dedicati al “Rischio emorragico in Cardiologia”, in collaborazione con la Cardiologia dell’Università di Catania, il progresso dei farmaci anti-coagulanti e anti-aggreganti, parallelamente al progresso delle tecniche interventistiche, ha dato ai Cardiologi armi di grande “potenza” ed efficacia anti-ischemica, evidenziando la problematica nuova del rischio “emorragico” e la necessità di trovare nell’attività quotidiana il non facile equilibrio tra il beneficio ischemico della terapia acuta o cronica e il rischio di complicanze emorragiche – e un corso per “La gestione del paziente critico tra UTIC e Rianimazione”, in collaborazione con l’ISMETT (l’avvio della rete per l’infarto miocardico acuto ha determinato la centralizzazione nell’UTIC HUB di pazienti “critici”, spesso complicati da shock cardiogeno e la necessità di sviluppare un adeguato know-how nella gestione di pazienti “complessi”, nell’utilizzo di farmaci inotropi e delle tecniche di monitorizzazione invasiva e ventilatoria in rapida evoluzione).
“I cardini” – ha affermato il Dr. Nicosia – “che hanno animato la giornata di Sabato e animeranno le prossime giornate, saranno da un lato, la discussione inter-attiva di casi clinici complessi e controversi, con costante riferimento alle attuali evidenze scientifiche, sempre alternata a specifici quesiti “scottanti” e di difficile soluzione (“troubleshootings”) e, dall’altro, la multidisciplinarietà, quale valore aggiunto straordinario nella nostra pratica clinica quotidiana, nonché nella discussione scientifica delle varie problematiche. È per questo che abbiamo coinvolto i nefrologi e gli internisti/pneumologi nel I corso, gli ematologi nel II corso e i Rianimatori nel terzo corso”.
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