Dalla Sicilia a Legnago (Verona) per salvare la vista da una grave forma di glaucoma. È solo l’ultimo caso di pazienti che si rivolgono all’Oculistica dell’ospedale Mater Salutis di Legnago (Ulss9), che si conferma centro di eccellenza e all’avanguardia per la Chirurgia del glaucoma. Gabriele Vizzari, medico chirurgo Responsabile del Centro Glaucomi dell’UOC Oculistica di […]
GAROFALO: “VITTORIA NON HA UN CENTRO OPERATIVO DELLA PROTEZIONE CIVILE”
07 Mar 2011 10:47
A partire dalla Legge 24 febbraio 1992, n. 225 e successive normative, vengono ampliate le competenze del Comune, estendendole a quelle attività di previsione e prevenzione che, nella sequenza operativa di un evento calamitoso, costituiscono a monte la barriera capace di contenere i fattori di rischio ed i danni causati da un evento sia naturale, sia provocato dall’uomo. Il Candido alla poltrona di Sindaco di Vittoria Salvatore Garofalo sottolinea che nel suo territorio, nonostante la presenza di importanti, qualificati ed attrezzati nuclei di volontariato di protezione civile operanti nel territorio, non è dotato di un razionale piano comunale.
“Noi proponiamo che si crei da subito una struttura comunale di Protezione Civile: cioè un sistema di comando e controllo per assicurare nell’ambito del territorio comunale la direzione unitaria ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione colpita. Questa struttura si avvale di: Comitato di Protezione Civile; Servizio di Protezione Civile; Centro Operativo Comunale; Sala Operativa; Unità di crisi comunale; Centro operativo misto. E’ necessario che, all’interno della macchina amministrativa del comune, si selezioni un nucleo di funzionari e tecnici, particolarmente addestrati che si dedichino permanentemente alla sicurezza della popolazione.
Attrezzare, nella logica della protezione civile, le diverse aree e strutture presenti nel nostro territorio comunale come: mercato ortofrutticolo, mercato dei fiori, EMAIA ed ex Campo di Concentramento, villa comunale, mercato rionale di Scoglitti, deposito mezzi di via V. Lavore, ecc, creando una rete di comunicazione tra le varie zone sensibili e vulnerabili della città”.
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