Presentato il piano nazionale integrazione per rifugiati. Attività in provincia

Una seduta alquanto partecipata del Consiglio Territoriale per l’immigrazione, presieduta dal Prefetto Maria Carmela Librizzi, si è tenuta stamani nei locali del Centro Polifunzionale per l’Immigrazione di Ragusa, dove alla presenza di tutti i componenti convocati in sessione allargata , sono stati esaminati i vari argomenti posti all’ordine del giorno con richiamo particolare al Piano Nazionale Integrazione dei titolari di protezione internazionale, approvato lo scorso 26 settembre dal Tavolo di Coordinamento Nazionale istituito presso il Ministero dell’Interno.

Nel corso dell’incontro, grande attenzione è stata riservata ai principi generali che hanno condotto alla elaborazione di detto Piano a livello nazionale, con precisi riferimenti ai singoli aspetti per quali si è già data attuazione a livello locale, quali ad esempio l’alfabetizzazione nella fase di primissima accoglienza, l’ attività di volontariato avviata da alcuni anni e potenziata fortemente in quest’ultimo periodo, assistenza sanitaria mirata e orientamento ai Servizi presso il Centro Polifunzionale e la costituzione del Tavolo Interreligioso.

Nella circostanza è stato posto altresì l’accento sul ruolo di coordinamento svolto dalla Prefettura che, in una logica di rete, si è adoperata nella costruzione di strumenti utili alla implementazione di precorsi finalizzati alla integrazione sociale dei migranti presenti nel contesto provinciale ibleo.

Proprio, in tale ottica, infatti, da tempo, risulta costituto un apposito gruppo di lavoro per la progettazione, il cui impegno ha consentito il rafforzamento delle competenze delle amministrazione pubbliche locali con varie iniziative di “capacity building”.

Un ruolo importante per tutte le attività sin qui poste in essere è da riconoscere alla operatività del Centro Polifunzionale, quale luogo dove il lavoro di rete territoriale costituisce un valore aggiunto nell’ambito dei vari percorsi avviati per favorire i processi di inclusione sociale.

Ultimo, ma non per importanza, è stato oggetto d’esame la sperimentazione – sempre all’interno del Centro Polifunzionale – di una piattaforma informatica denominata PAS (Punto di Accesso ai Servizi), strumento attraverso il quale può essere data una formidabile risposta alla questione dell’accesso ai servizi, così come previsto dal “Piano integrato” degli interventi in materia di inserimento lavorativo e di integrazione sociale dei migranti, già finanziato nell’ambito dell’Accordo sottoscritto dal dall’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Il Prefetto, inoltre, ha illustrato i dati sulle attività all’interno dell’hotspot di Pozzallo, connesse agli sbarchi, nonché sul sistema di accoglienza in atto nei vari Comuni della provincia, evidenziando nella circostanza come “fare sistema” tra istituzioni pubbliche e terzo settore rappresenta l’unico modello vincente per un’accoglienza sostenibile e per una concreta integrazione.

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