A SANTA CROCE CAMERINA 10 GIORNI DI PROGNOSI

S.Croce torna scenario di un episodio poco edificante. Un cittadino è stato accusato di sabotare la raccolta differenziata, una questione a cui era totalmente estraneo e in grado di provocare la sua esasperazione. Si è così ritrovato coinvolto, suo malgrado, in una situazione spiacevole: il signor Guido Aprile, 76 anni, visibilmente irritato venerdì mattina si reca in Comune. Era da poco passato mezzogiorno; sale al primo piano dove c’è l’ufficio del sindaco: all’interno della stanza si trovano in quel momento il primo cittadino Lucio Schembari, il vice-sindaco Giovanni Agnello e l’assessore all’Ecologia Gioacchino Iozzia.

Aprile cerca di perorare la sua causa usando anche dei toni accesi, quando l’assessore Iozzia, forse irritato dalle parole dell’uomo, lo spinge: il malcapitato perde l’equilibrio e dopo qualche metro cade all’indietro. Panico da parte degli astanti: interviene l’ambulanza, Aprile viene condotto al Pronto Soccorso dove viene attenzionato dai medici. Gli viene riscontrato un trauma cranico, lombare e al bacino: la prognosi è di dieci giorni. Intanto scattano le indagini da parte dei carabinieri della locale stazione: niente di gravissimo, per carità, almeno dal punto di vista fisico. Ma sul piano etico e morale non ci sono parole. I fatti, così come descritti, sono la testimonianza dei familiari, visibilmente scossi dall’accaduto. In serata il paziente è stato dimesso.

 

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