Forse la rotatoria di Marina di Ragusa, dove è morta Carla Barone, quella sera non era illuminata. Un esposto in Procura

*Forse, stando ad alcuni commenti e post sui social, la sera di Pasquetta, l’illuminazione accanto alla rotatoria di Marina di Ragusa dove è morta la giovane 26enne Carla Barone, non risultava adeguatamente illuminata. Solo in un secondo momento, quando ormai era già avvenuto l’incidente autonomo con la moto finita sulla rotatoria, l’illuminazione è stata riattivata. A farlo presente è un esposto in Procura, inviato anche al prefetto e al presidente della Regione, che è stato presentato da Antonello Firullo, sindacalista degli stabilimenti balneari e attento osservatore dei fatti iblei. *
“La rotatoria è stata realizzata per consentire un migliore deflusso dei mezzi per i residenti della zona, migliorare il traffico veicolare e, soprattutto, evitare incidenti – scrive nell’esposto Firullo – Sembra, invece, che da quando questa rotatoria è stata realizzata che, ripeto, ricade in una strada tutta in rettilineo, numerosi sono gli incidenti accaduti e, purtroppo, lunedì sera, due aprile, giorno di Pasquetta, c’è stato l’incidente più grave con il decesso di una giovane ragazza di Comiso, Carla Barone.
Posto quanto sopra, posso affermare, con assoluta serenità che prima della realizzazione di questa rotatoria non ho mai visto o sentito dire di un incidente d’auto o moto in quel preciso tratto di strada dove, appunto, poi è stata realizzata l’opera.
E’ certo anche che in tutta l’area interessata esiste un impianto d’illuminazione per rendere il tratto stradale più visibile e più sicuro nelle ore serali e notturne.
Un impianto che, per quanto è dovuto sapere allo scrivente, la sera del due Aprile scorso, giorno dell’incidente mortale della ragazza, non era attivo così da non consentire una giusta visibilità della rotatoria nonostante il giorno di festa che presumeva un forte traffico veicolare.
Mi risulta che la stessa sera del due Aprile, subito dopo l’incidente mortale, si è verificato un altro incidente ovvero, sembra, che un’auto, ancora una volta, non è riuscita a rallentare in tempo per percorrere la rotatoria ed è sopraggiunta all’interno.
Posso affermare che la sera dopo, il tre Aprile, l’area della rotatoria, invece, era illuminata.
Sorprende e non poco che, nonostante i numerosi incidenti accaduti; l’evidenza della scarsa visibilità della rotatoria dalla strada stessa; dell’illuminazione a volte inesistente; della segnalazione non ben visibile che esiste una rotatoria.
Piaccia al Sig. Procuratore della Repubblica di Ragusa di accertare quali i motivi per cui è stata realizzata proprio in quel tratto di strada la rotatoria in questione, inoltre, se confermato, perché la sera del due Aprile l’impianto di illuminazione del tratto della rotatoria in questione era spento mentre la sera del tre Aprile era acceso, se l’opera, rotatoria in questione, è stata realizzata secondo progetto approvato e con tutte le norme previste per la sicurezza stradale, se è stato effettuato il collaudo definitivo dell’opera”.

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