SI METTA IL NUOVO CDA NELLE CONDIZIONI DI ROGRAMMARE IL FUTURO

I soci del Consorzio Universitario di Ragusa, non possono più permettersi di tergiversare nel mettere nelle condizioni il CdA del Consorzio a dotarsi di un presidente e delle altre cariche; altrimenti bene fa chi ci rammenta la ‘politica sonnolenta’ attorno a questa istituzione iblea, attaccata da più parti. Basti ricordare lo ‘strano’ ricorso al TAR del preside di Lingue, il professore Nunzio Famoso, avverso al suo stesso ateneo di Catania; o l’interrogazione parlamentare al Governo Nazionale di due esponenti del Pd, che vogliono la facoltà a Catania – portata in queste ore a conoscenza dell’opinione pubblica – provando per questa via ad ottenere ciò che non possono avere secondo norma.

Ed è proprio in una fase comunque delicata come questa, che chiunque ha responsabilità di scelta nel cdA del Consorzio Universitario, deve darsi una mossa. Perché altrimenti, il rischio è quello di prestare ‘fianco debole’ a queste azioni e di soccombere. Unità e decisionismo, sono i termini che la classe dirigente di Ragusa deve avere come ‘stella polare’ in questa fase della ‘nostra’ università. Efficacia nelle scelte e nelle azioni. Eleggere subito le cariche del CdA del Consorzio Universitario, definendone gli assetti. Altrimenti diventiamo deboli e rischiamo di soccombere.

Io, da parte mia, mi pongo non solo come stimolo per giungere a questo obiettivo ma anche, in quanto parlamentare nazionale, come interlocutore perché non passino azioni come quella dei due esponenti del Pd, che bene ha fatto Paolo Pavia del Dipartimento Università e Ricerca a portare alla luce del sole e a denunciarlo alla nostra attenzione e all’attenzione, di conseguenza, di ognuno dei soci e degli attori del Consorzio Universitario.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it