L’ON. RAGUSA DICE NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA

“Ci sono idee che valgono più delle appartenenze”. Così esordisce l’on. Orazio Ragusa preoccupato per la scarsissima informazione riservata  alle prossime consultazioni referendarie e per alcune posizioni di chiusura operate da alcuni autorevoli esponenti politici. “Invito tutti i cittadini a recarsi a votare il  12 e 13 giugno, convincendo familiari e amici a fare altrettanto. L’acqua è un bene essenziale e, per questo motivo, non può essere gestito da privati. La Sicilia ha già dimostrato di essere forte nelle mobilitazioni in difesa dell’acqua pubblica.   L’ambito dei servizi pubblici locali ha subito nel corso degli anni interventi notevoli incentrati sul progressivo adeguamento agli orientamenti comunitari. Questo ha comportato l’attuazione di azioni finalizzate ad attuare processi di liberalizzazione di diversi servizi pubblici. Se tutto questo ha un senso per alcuni servizi, lo stesso principio non può essere applicato all’acqua perché, come è dimostrato in quei Comuni dove i privati hanno sostituito il pubblico, i costi sono sensibilmente aumentati. A pagarne le spese sono soprattutto le famiglie indigenti che, in questo modo, potrebbero essere penalizzate nell’uso dell’acqua: bene essenziale per la vita stessa. Sono passati pochi anni dalle forti mobilitazioni di studenti, associazioni, movimenti, sindacati, della Chiesa, di semplici cittadini, che ha portato la provincia di Ragusa alla ribalta nazionale.  Gli amministratori non hanno potuto fare a meno di ascoltare le spinte che arrivavano dal territorio e di farle proprie, arrivando all’importante decisione da parte della conferenza dei sindaci di optare per la gestione pubblica dell’acqua. Per questi motivi è necessario votare a favore dell’acqua pubblica”.

 

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