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Dopo la Cgil anche la Confederazione Unitaria di Base sezione trasporti si occupa della Spm Modica
18 Ott 2018 08:24
“I lavoratori della Servizi per Modica attendono che vengano regolarizzati gli stipendi arretrati; l’ultimo percepito è stato quello di maggio”. Lo afferma in una nota il coordinatore provinciale della Cub Trasporti, Pippo Gurrieri.
“Sono anni che le organizzazioni sindacali aziendali rivendicano la regolarizzazione dei cronici ritardi con cui i dipendenti SpM vengono pagati; hanno accettato sacrifici come mobilità e cassa integrazione, per permettere alla società di uscire dalla crisi che l’attanaglia, senza tuttavia conseguire risultati concreti.
La politica delle esternalizzazioni dei servizi, adottata dal Comune, non ha fatto altro che peggiorare lo stato comatoso della Società Partecipata, e si va avanti annaspando e improvvisando, senza un piano strategico adeguato di rilancio delle attività, senza un piano di pagamento degli stipendi arretrati. In più, i lavoratori devono ancora percepire dall’INPS alcuni mesi di cassa integrazione in deroga del 2017”.
“E’ questa una situazione che non può continuare afferma Gurrieri. La fine dell’anno si avvicina, e i ritardi continuano ad accumularsi. Non si può pretendere che i dipendenti continuino a lavorare praticamente gratis, in una situazione di totale mancanza di prospettive e di progettualità per un’azienda che – se adeguatamente riorganizzata – potrebbe assolvere al meglio le funzioni per cui è nata, al servizio effettivo della città e nel pieno rispetto della dignità dei lavoratori. Ma qualsiasi progetto di rilancio non deve essere il frutto di meri calcoli politici bensì di un confronto ampio e profondo con la società civile, le realtà economiche e i lavoratori SpM”.
La CUB Trasporti chiede infine all’amministrazione Abbate di calendarizzare il pagamento dei 4 mesi arretrati entro il più breve tempo possibile, e di cominciare a saldarli sin da subito.
In caso di risposte inadeguate, di concerto con le altre organizzazioni sindacali, si dichiarano pronti a mettere in atto tutte le forme di protesta necessarie a sbloccare la situazione.
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