Ancora truffe informatiche. La Polizia di Modica denuncia 4 persone in Italia. Ecco cosa hanno combinato ai danni dei consumatori iblei

La Polizia di Stato di Modica continua a ricevere denunce da parte di internauti che risultano vittime di truffa on line poiché attirati da inserzioni di vendita di oggetti e/o autoveicoli a basso costo, speranzosi di portare a termine un favorevole affare, si ritrovano spesso truffati poichè la controparte, dopo aver ricevuto il denaro, scompare nel nulla.
Personale specializzato del Commissariato di Modica, a seguito della recrudescenza di tale tipologia di reati, ha sviluppato ogni singola denuncia cercando di acquisire più dati possibili da parte della vittima, al fine di individuare gli autori del raggiro.
Una tecnica utilizzata è quella di intimorire la vittima, pretendendo successivi esborsi di denaro, sempre più esosi, motivandole quali spese di spedizione e/o fantomatiche cauzioni. La vittima viene più volte ricontattata e minacciata di incorrere in conseguenze giudiziarie in caso di mancata conclusione dell’affare. Proprio in questi uffici è in corso un’attività d’indagine finalizzata ad individuare l’autore di una truffa, il quale, durante la trattativa per la vendita di un cucciolo di cane di razza è riuscito a farsi accreditare sul suo conto la cifra iniziale di 200,00 euro quale extra per le spese di mantenimento del cane che proveniva da un paese estero; non pago, l’autore del raggiro, in combutta con altri complici, coinvolgeva una presunta agenzia di spedizione che richiedeva l’importo di 650,00 euro quale cauzione. Alla risposta negativa dell’acquirente sul versamento della somma, questi veniva minacciato di essere denunciato e sanzionato per tratta illegale di animali. Ovviamente i truffatori sono spariti ed il cane non è mai arrivato.

E’ ormai notorio che dietro la rete di posta elettronica, whatsapp o via email, la criminalità spicciola ha trovato terreno fertile utilizzando dei prestanome a cui intestare utenze telefoniche e conto correnti postali intestati a terzi talora ignari di tutto. Spesso, inoltre, vengono sottratte identità informatiche. A conferma di tale nuova tecnica sono le dichiarazioni rese dalla intestataria di un conto postepay, la quale ha asserito di aver ceduto la propria carta ad una terza persona per la esigua somma di 50 euro. Evidentemente l’acquirente della carta l’avrebbe poi utilizzata per compiere truffe. Si invita sempre l’utenza a prestare massima attenzione a tali situazioni poiché poi si risponde penalmente della mancanza.
Le recenti indagini della Polizia di Stato hanno portato alla denuncia all’A.G. di due soggetti, tra cui uno originario e residente nella vicina provincia aretusea ed il secondo al nord-Italia, i quali hanno posto in vendita un apparecchio elettronico e dopo aver incassato il versamento della somma si sono resi irreperibili.

Un’altra denuncia è stata inoltrata dal Commissariato di Modica a carico di un soggetto residente nella provincia etnea, resosi responsabile della vendita di una consolle da gioco al prezzo di 180,00 euro, ed ancora in attesa del fatidico pacco da ricevere.
Un altro soggetto ha dichiarato di aver acquistato on line una motozappa a basso costo ed in ottime condizioni per cui, dopo aver inviato parte della somma pattuita, più un ulteriore prezzo per la spedizione e per un attrezzo aggiunto, vedeva sparire il venditore. L’autore della truffa, deferito all’A.G., aveva fornito le sue reali generalità ed è stato identificato in un soggetto residente in Veneto con a carico precedenti specifici per tale tipologia di reati.
Altra sofisticata condotta illegale è l’inserimento da parte di truffatori in negozi on-line; gli stessi si appropriano delle credenziali e dei loghi degli ignari e legittimi proprietari e pongono in vendita oggetti con il fine di ricevere denaro, salvo poi sparire. Le vittime spesso cercano di rivalersi sui reali possessori del marchio che non si sono resi conto in tempo dell’inserimento fraudolento. La Polizia consiglia sempre di accertare la veridicità dei siti web che mettono in vendita merce, sia tramite riscontri ma anche facendo attenzione ad alcuni particolari ed errori di scrittura che sono frequenti sia nei siti fasulli che nelle mail truffaldine.
Si raccomanda sempre di diffidare dalle offerte eccessivamente vantaggiose e di riscontrare la veridicità delle inserzioni con alcuni piccoli accorgimenti e cautele. In particolare rivolgendosi sempre a siti web ufficiali e possibilmente di accertata serietà.
Non rispondere a mail e messaggi provenienti da sconosciuti e non versare somme di danaro senza essere certi di chi sia il richiedente. Non fornire i propri dati delle carte di credito o bancomat via mail e non cedere le proprie carte postepay o “borsellini elettronici” a terzi perché, se utilizzati fraudolentemente, portano a rispondere comunque del reato commesso salvo dimostrare, con difficoltà, il contrario.
La Polizia di Stato rinnova sempre l’invito all’utenza ad usare la massima prudenza in occasione di acquisti online, rivolgendosi ai siti che offrono maggiori garanzie ed utilizzando modalità di pagamento protette contro le truffe.

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