Come funziona una pistola a salve?

Quando usare la pistola a salve

Durante i weekend, durante le vacanze e ogni volta che hai un momento libero, ti ritiri nella tua casa in montagna, in mezzo alla natura incontaminata. Oppure, ami trascorrere le notti in montagna, in mezzo ai boschi, dormendo nella tua piccola tenda da campeggio.

Se è così, saprai benissimo che la probabilità di “scontrarti” con qualche cane randagio o con animali selvatici in genere non è poi tanto bassa. Soprattutto in questi anni in cui i boschi degli Appennini e delle Alpi stanno vivendo una fase di ripopolamento di lupi, linci e anche di orsi, è bene essere preparati a qualsiasi evenienza.

Potresti portare con te un’arma da fuoco, ma devi considerare che la detenzione e il trasporto di pistole e fucili sono soggetti a regolamenti molto stretti; inoltre, la caccia non è consentita nei confronti di tutti gli animali e nemmeno durante tutti i dodici mesi dell’anno.

Avere con sé un efficace strumento di dissuasione è però preferibile e potresti allora fare ricorso ad una pistola a salve.

Proprio come quella vera!

Si tratta di quella che è comunemente definita pistola scacciacani, che non è soggetta ad alcuna costrizione legislativa o burocratica, ma solo ad un minimo di buon senso nel suo utilizzo.

La pistola a salve è una fedele riproduzione del modello cui si ispira: uguale in tutto e per tutto all’originale, anche ad un occhio esperto (come quello delle forze dell’ordine) potrebbe apparire come una vera arma da fuoco.

L’estetica esterna è identica; l’esperienza tattile, per chi la prenda in mano è la stessa, anche grazie al peso del tutto simile all’originale; il caricatore funziona nella medesima maniera, così come i meccanismi interni e il sistema di espulsione del bossolo.

Come distinguerla da una vera?

C’è un unico modo che consente a chiunque (anche ad un bambino) di distinguere una scacciacani da una vera pistola: si tratta del tappino rosso posizionato all’uscita della canna.

Ovviamente, questo ha una funzione puramente estetica e non riveste alcun ruolo nella pistola a salve, se non, per l’appunto, quello di mostrare, anche a distanza, l’inoffensività dell’arma stessa. Il tappino si può levare e la pistola continuerà ad essere totalmente innocua; ma dato che, a questo punto, l’arma sarà in tutto e per tutto simile ad una vera, si può incorrere in alcuni rischi, come quello di suscitare il panico in presenza di persone o di farsi sanzionare dalle forze dell’ordine per un utilizzo improprio dell’oggetto.

Altre volte, poi, si potranno notare altre differenze estetiche, meno rilevanti: una di queste è la mancanza del loro originale del costruttore; l’altra è la scritta “a salve”, che, in alcuni casi, può trovarsi sull’impugnatura o sulla canna. Quest’ultima, infine, è “chiusa”.

Le munizioni a salve

Vi è, ovviamente, un’altra caratteristica, questa volta non visibile, ma estremamente fondamentale, che distingue l’arma “giocattolo” da quella vera: si tratta delle munizioni, che saranno, per l’appunto, “a salve”.

Questo significa che non porteranno dentro di sé l’ogiva in piombo di un proiettile autentico. I proiettili a salve sono in genere di calibro da 8 mm, ma il bossolo è simile a quello “vero” (con il detonatore nella parte posteriore), la carica è effettuata con polvere da sparo e la detonazione al momento dello scoppio, quando il percussore e il detonatore vengono a contatto, è del tutto simile all’altra:

I proiettili, insomma, non hanno la pallottola in piombo nella parte anteriore, ma una spaccatura a croce: questa, al momento della detonazione, si apre e lascia passare la polvere da sparo e la fiammata.

A proposito della fiammata, questa uscirà da apposite fessure create appositamente nella parte superiore della canna. Questo, oltre alla detonazione molto forte, è uno dei motivi per cui la pistola a salve non va mai puntata direttamente contro una persona o un animale, né troppo vicino.

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