È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
PAOLO BORSELLINO VIVE ANCORA
19 Lug 2011 14:32
Diciannove anni fa a maggio veniva assassinato dalla mafia il magistrato Giovanni Falcone. Due mesi dopo, il 19 luglio, la stessa sorte toccherà al suo collega ed amico Paolo Borsellino.
Il tempo passa ma la ferita rimane ancora aperta. A quasi vent’anni dalle stragi, in cui vennero coinvolti anche gli uomini delle loro scorte, la cicatrice fatica a richiudersi.
La lotta alla criminalità organizzata ha mietuto tante vittime e oggi il presidente Napolitano ha ricordato che “il sacrificio di Paolo Borsellino richiama la magistratura, le forze dell’ordine e le istituzioni tutte a intensificare, con armonia di intenti e spirito di effettiva collaborazione, l’azione di contrasto delle mafie e delle sue più insidiose forme di aggressione criminale.”
Anche l’assessorato alle Politiche Giovanili di Ragusa ha voluto onorare il ricordo del magistrato Borsellino organizzando la manifestazione Paolo Vive! Ragusa Non Dimentica: il 17 Luglio infatti in Piazza Duomo a Ragusa Ibla si sono ritrovati giovani e adulti per dare il via a una fiaccolata che è proseguita fino ai Giardini Iblei. Un evento volto a far riflettere ma soprattutto a non far dimenticare e diffondere il messaggio che uomini come Paolo Borsellino che hanno lottato per i valori e per gli ideali in cui credevano, vanno presi ad esempio.
Quando Falcone e Borsellino erano vivi purtroppo erano considerati poco più che dei personaggi televisivi: venivano calunniati e di loro qualcuno diceva che erano solo delle persone in cerca di fama. Solo dopo il loro sacrificio è stato dato il giusto valore a ciò che avevano fatto in vita.
Affinché questo non si ripeta più e non ci sia bisogno di veder morire delle persone per dare la giusta importanza a ciò che hanno fatto, è necessario non dimenticarsene mai.
Amavano loro terra “bellissima e disgraziata” come la definì Borsellino qualche tempo dopo la morte del suo amico Falcone e poco prima della sua stessa fine. Lottavano per liberarla da questo male infame quale è la mafia. Combattere contro di essa, diceva Paolo, “doveva essere un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.”
Delle vite vissute per dare un nuovo volto alla Sicilia. Delle vite spezzate perché qualcuno voleva che la Sicilia rimanesse quella di sempre.
Oggi, a distanza di diciannove anni Giovanni Falcone e Paolo Borsellino vivono ancora e le loro idee camminano sulle nostre gambe, ora e sempre.a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicitàpiù adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicipiù adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità. più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicit
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