È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
GRANDI PICCOLI ARTISTI IN SCENA
31 Mar 2010 21:20
Al teatro Vittoria Colonna di Vittoria ha avuto luogo la Prima dell’opera in musica 7 spade e 7 rose , scritta dal regista Rocco Lombardo. L’opera è stata magistralmente interpretata dagli alunni del primo circolo didattico di Vittoria, Giovanni XXIII, insieme al cantante Mario Incudine vincitore del festival della canzone siciliana. Nel suo curriculum vanta la partecipazione alla 60° edizione del festival di Sanremo. “L’idea di dare vita a questa opera – spiega la Dirigente Vittoria Lombardo- nasce da un progetto scolastico sulla ricerca e riscoperta del dialetto. L’obiettivo è stato quello di riscoprire i valori ed analizzare la vita reale. Sono state coinvolte tutte le classi del circolo. La collaborazione con Mario Incudine è consolidata ormai da anni.” Il regista, Rocco Lombardo di origini messinese e da 35 anni residente ad Enna. Scrive sia testi teatrali che per canzoni, cura anche il gruppo folkloristico Dazera. ”Quest’opera racconta la passione di Cristo in dialetto vista con gli occhi del popolo.-spiega il regista- Ho preso spunto da un canto tradizionale siciliano U luluri di Maria, rivisitandolo.” L’opera è stata scritta nel vernacolo messinese, cioè il dialetto del regista, poi tradotta nel dialetto ennesse perché Mario Incudine è di Enna, infine gli alunni di Vittoria lo hanno adattato nel loro dialetto. Questo ha permesso ai bambini di poter riprendere quelle parole che sono ormai in disuso e che caratterizzano l’appartenenza al proprio territorio. La musica nasce dalle parole siciliane tenendo conto della loro metrica. Un’altra particolarità della storia è data dalla scelta di aggiungere dei nuovi personaggi al dramma, legati alla tradizione popolare, come il fabbro. Suggestiva la sua presenza in scena data dall’incalzante rumore nel costruire questi 4 chiodi che serviranno per la crocifissione. Interessante anche la figura di Maria, sapientemente interpretata, vista come donna sicula, passionale, madre che è disposta a tutto per salvare il figlio. All’interno della rappresentazione sono state inserite le immagini della festa dell’ Addolorata di Enna, che testimoniano il dramma. In fine viene data importanza al personaggio di Barabba, interpretato da Mario Incudine, che ripete questa frase in modo molto incisivo: “7 spade, 7 rose a cussì u Signuri vosi, e si misi in agunia pi salvari l’anima mia.” Barabba invita a riflettere sulla crocifissione e risurrezione di Cristo e che noi siamo responsabili di tutto ciò. Tutta l’opera è ricca di canti che si alternavano con la recitazione e accompagnati dal coro Athor.7 spade e 7 rose ha dimostrato com’è possibile fondere musica e versi per le vie della Sicilia. Da sottolineare il ruolo del Comune e quindi del Sindaco e dell’Assessore alla cultura nell’evento. (Elisa Ragusa)
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