La Sicilia raccontata da un italo francese protagonista al Taormina Film Fest

La Sicilia vista con gli occhi di un italo francese al Taormina Film Fest. Dopo aver ricevuto il Grand Prix come migliore film poliziesco al festival di Cognac (Francia), Amare Amaro, del regista esordiente Julien Paolini, girato nell’Isola con la produzione esecutiva siciliana di Vincenzo Cusumano, sarà mostrato in anteprima internazionale al 65o festival di Taormina il primo luglio alle 18 al Palazzo dei congressi Sala A, subito dopo la conferenza stampa di Nicole Kidman e prima del suo premio alla carriera. Con un cast composto da Syrus Shahidi, Celeste Casciaro e Virginia Perroni, il film concorre nella categoria Feature Film Competition per 5 premi, tra i quali il Cariddi d’oro del miglior film. Amare Amaro é stato girato in provincia di Palermo tra Belmonte Mezzagno, Terrasini, Balestrate, Carini e Cinisi con il sostegno della Sicilia Film Commission. “Palermo non é stata una scelta casuale – dice il regista – perché a Palermo le storie di Omero si fondono con le leggende metropolitane. In quanto capitale dell’integrazione e vero e proprio laboratorio europeo, questa città, con i suoi valori, è riuscita a concretizzare quello che a Parigi, ancora oggi, sembra lontano e che è comunemente chiamato il “vivere insieme”. In quanto emigrato italiano in Francia cresciuto tra i due paesi, i miei film raccontano tutti la multi-identità moderna”. Il regista e il cast incontreranno i giornalisti il 2 luglio durante sarà una conferenza stampa, alle 11,30, al quarto piano del Palazzo dei Congressi.
*Sinossi* Gaetano, il figlio del fornaio, ha deciso di sfidare l’autorità del sindaco del villaggio, una figura oscura vicino al mondo della malavita: seppellirà il suo defunto fratello con la sua famiglia a tutti i costi. Fino a mettere in pericolo se stesso e la sua famiglia.
*Note del Regista* In Amare Amaro, Gaetano rischia la vita scegliendo l’umanità contro la brutalità della vecchia tradizione, quella della paura del cambiamento, della paura dell’altro. La Sicilia rappresenta l’Italia ma in modo più intenso, più cinematografico, più moderno perché costituita da una comunità più mista e i suoi contrasti sono dunque ancora più forti. Il titolo italiano del film Amare la terra amara esprime questo rapporto di amore e odio del siciliano con la sua terra. Questa ambivalenza è quella del mondo di oggi, che risiede in tutti i miei personaggi così come in ognuno di noi. La Sicilia è al centro di tutte le discussioni più importanti della nostra società contemporanea, il mondo la scruta e la osserva e i suoi passi rappresentano i passi di tutti gli italiani. Nel profondo del mio cuore spero che, a Palermo e in tutta la Sicilia, ci si possa sentire cittadini europei consci del fatto che il mondo cambia, ma che non c’è nulla da temere”. Non c’era dunque festival più adatto al mondo di Taormina per questo film. “Sono un regista italo-francese, nato a Firenze, cresciuto nella periferia di Parigi, ho vissuto in America, passato del tempo in Nord Africa, in Africa sub-sahariana. La mia identità è multipla. E anche la Sicilia é entrata a far parte non solo della mia identità ma anche dell’identità del film stesso in quanto essa rappresenta uno dei pochi contesti dove il mito di Antigone di Sofocle potesse essere adattato in chiave moderna”.
*Biografia* *Nato il 20 giugno 1986 a Firenze. Vive tra Parigi e Palermo. Nato da madre francese e padre italiano, Julien Paolini ha lasciato la natia Toscana all’età di otto anni. È cresciuto nei sobborghi di Parigi. Questa doppia identità lo accompagnerà per tutto il suo viaggio. **Finalista del Premio Sopadin per il film “Conduite Nocturne”, Julien Paolini ha vinto quest’anno il Grand Prix come migliore film poliziesco al festival di Cognac (Francia) per il suo primo lungometraggio, Amare Amaro, un dramma siciliano con accenti occidentali con Syrus Shahidi (Une histoire de fous ), Tony Sperandeo (I cento passi) e Celeste Casciaro. (Quiet Bliss) I suoi 7 cortometraggi girati tra Francia, Africa e Stati Uniti lo hanno portato a dirigere attori come Ahna O’Reilly, Bernie Bonvoisin, Shiloh Fernandez, Christophe Salengro e ad adattare Boris Vian per la collezione Boris Vian di France Télévisions . Rappresentante della nuova generazione di registi francesi, Julien Paolini sviluppa una filmografia internazionale e ha diretto più di settanta videoclip e pubblicità.*

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it