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Ragusa: la cena al buio, per capire cosa si prova ad essere ipovedente
19 Ott 2019 10:03
Una cena speciale. Per scoprire cosa vuol dire essere disabili visivi ma giocando e divertendosi. La seconda edizione dell’iniziativa promossa dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Ragusa nel locale “A Vineria” è stata salutata da un bel successo. “E’ una esperienza emozionante per chi la vive – sottolinea Carmelo Gurrieri, socio Uici, che si occupa, assieme ad altri, dell’organizzazione dell’appuntamento – perché cenare senza alcun riferimento, non conoscendo neppure il locale, senza vedere quello che si mangia, potenzia in qualche modo gli altri sensi, favorendo la conoscenza con gli altri commensali in una maniera differente dal solito. Noi abbiamo affiancato le persone che hanno vissuto la nostra esperienza, scoprendo odori e sensazioni diverse dal solito”.
Anche il titolare de “A Vineria”, Angelo Cafiso, si dice soddisfatto dell’esito di questa cena al buio. “Lo scorso anno abbiamo cominciato quasi per gioco – afferma – però abbiamo appurato che è stata una esperienza molto interessante. E per questo, facendo tesoro di quanto accaduto in passato, abbiamo voluto proseguire, organizzando un altro appuntamento che è stato baciato dal successo. L’approccio giusto di tutti i commensali ha senz’altro favorito questo speciale percorso”. Il presidente Uici Ragusa, Salvatore Albani, commenta: “Ringrazio i soci che hanno promosso questa iniziativa che rappresenta per tutti noi un modo di vivere la disabilità visiva in una maniera differente dal solito. Spero che possano esserci altre iniziative del genere destinate a favorire l’interazione tra normodotati e non vedenti, con i primi, però, che continueranno a mettersi dalla parte di questi ultimi”.
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