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Il Vittoria Peace Film Fest è dedicato ai diritti dei minori, bambini e adolescenti
30 Nov 2019 07:58
«Pensare globale e agire locale». Il pensiero del sociologo polacco Zygmunt Bauman è il filo conduttore del Vittoria Peace Film Fest 2019. Il festival sulle «declinazioni della pace nel cinema» rivendica l’obiettivo primario «di veicolare i percorsi di pace attraverso le immagini». Ne sono fermamente convinti Giuseppe Gambina e Luca Gambina, direttori artistici della kermesse cinefila giunta alla settima edizione.
Il Vittoria Peace Film Fest presenta otto lungometraggi, quattro documentari e dieci cortometraggi in concorso. Ma sono in programma anche altre opere fuori concorso. È prevista anche CineStudio Cineando e Cine(a)mando, una selezione di opere audiovisive realizzate da studenti delle scuole medie superiori di secondo grado della Sicilia. Nelle sezioni collaterali figurano: “Africana”, una mostra pittorica di Arturo Barbante; “Looking for odisseo”, una mostra fotografica di Luca Capponi; sei presentazioni di libri; tre seminari formativi riservati ai giornalisti, agli avvocati, ai docenti e agli studenti.
Il Vittoria Peace Film Fest è curato dalla G. & G. Cinema-Teatri-Arene, in collaborazione con il Cineclub d’Essai di Vittoria e presieduto dal regista Pasquale Scimeca. Il cineasta Nello Correale, presidente onorario del festival, sarà presente in questa edizione anche come “partner”. Infatti, quest’anno si registra il connubio tra il VII Vittoria Peace Film Fest e il XIX Festival del Cinema di Frontiera diretto proprio da Correale. Le due manifestazioni cinematografiche si terranno, dal 9 al 13 dicembre 2019, nella medesima location: la Multisala Golden di Vittoria (Ragusa).
Per Giuseppe Gambina, «sarà un’edizione speciale, che conferma le “affinità elettive”, tematiche e ideali dei due festival. Un’occasione per portare al centro del dibattito pubblico la questione drammatica dei diritti dei minori, della pace e dell’integrazione nei Paesi del mondo in crisi di umanità».
L’edizione numero sette del VII Vittoria Peace Film Fest è dedicata proprio ai diritti dei minori, dei bambini e degli adolescenti, in occasione dei trent’anni della Convenzione Unicef per i diritti dei minori. Ma sono in programma altre sezioni ad hoc: Il percorso sulle donne, su quelle vittime di violenza, sulle migranti, sulle donne mediorientali, sulle spose bambine, sulle donne giraffa, sulle donne che si sono affermate e sulle italiane che aiutano le straniere; il percorso sul Medio Oriente, dentro le guerre, con il Focus sullo Yemen e l’Iran e la condizione femminile nella regione; il percorso migrazioni, integrazioni (in collaborazione con il Siproimi (Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati); il percorso dedicato all’ambiente, eco-sostenibilità, città vivibili, sostenibili, solidali; il percorso di pace nelle famiglie; il percorso per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto, Ex Alternanza Scuola Lavoro) riservato a circa 130 studenti dell’Istituto “Giuseppe Mazzini” di Vittoria; il percorso delle mattinate cinematografiche a titolo gratuito riservato agli studenti di cinque istituti superiori del territorio (“G. Mazzini”, “E. Fermi”, “G. Marconi”, “G. Carducci”, “E. Lanza”). Il festival anche quest’anno si avvale della collaborazione del Corso di laurea in Scienze per la Pace dell’Università di Pisa e della sezione provinciale di Ragusa dell’Unicef.
I lungometraggi in concorso sono: Il segreto della miniera di Hanna Antonina Wojcik-Slak (Slovenia-Bosnia Herzegovina 2017, 100’), Il campione di Leonardo D’Agostini (Italia 2019, 105’), Yuli – danza e libertà di Iclar Bollain (Spagna 2018, 109’), Tutti pazzi a Tel Aviv di Sameh Zoabi (Lussemburgo-Francia-Belgio-Israele 2018, 97’), I racconti di Parvana di Nota Tomwey (Canada-Irlanda 2017, 84’), La famosa invasione degli Orsi in Sicilia di Lorenzo Mattotti (Italia 2019, 82’).
I documentari in concorso sono: Tears & Dreams di Lia Beltrami (Italia 2019, 60’); 5×7 Il paese in una scatola di Michele Citoni (Italia 2018, 37’); Ritratti sonori di Paolo Vinati (Italia 2019, 30’), Venturino di Luca Bazzini (Italia 2018, 48’).
Frattanto, è stata annunciata anche la Selezione Ufficiale dei Cortometraggi del VII Vittoria Peace Film Fest 2019, firmata dalla Filmoteca Laboratorio 451 e curata dal giornalista Andrea Di Falco, in collaborazione con Chiara Pitti, Elisa Ragusa e Francesco Savarino.
Sui 150 cortometraggi giunti al festival, 10 sono i film brevi ammessi al Concorso e uno è il corto Fuori concorso. Per un totale di 145 minuti di proiezione di corti di finzione e corti documentari italiani e stranieri.
Per i cortometraggi in concorso, vengono mostrati: Time to change di Maryam Rahim (Iran 2019, 15’), La bellezza imperfetta di Davide Vigore (Italia 2019, 20’), La regina si addormenta dove vuole di Lorenzo Tiberia (Italia 2019, 10’), Il nostro tempo di Veronica Spedicati (Italia 2019, 17’), Asocial world di Mattia Trezza (Italia 2019, 12’), Andate in pace di Carmine Lautieri (Italia 2019, 20’), Apolide di Alessandro Zizzo (Italia 2019, 16’), Baradar di Beppe Tufarulo (Italia-Afghanistan 2019, 15’), Il posto della felicità di Aliosha Massine (Italia 2019, 15’), She fights di Nicola Martini (Italia 2019, 15’). L’unico cortometraggio fuori concorso è La via del ritorno di Antonio Di Mazzarelli (Italia 2019, 20’).
I lungometraggi, i documentari e i cortometraggi in concorso del VII Vittoria Peace Film Fest 2019 concorrono ai sei premi in palio decretati dalla Giuria nominata dalla direzione del festival: “Miglior Lungometraggio” e premio “Speciale della giuria per i Lungometraggi”; “Miglior Documentario” e premio “Speciale della giuria per i Documentari”; “Miglior Cortometraggio” e premio “Speciale della giuria per i Cortometraggi”.
Le premiazioni e la visione delle migliori opere in concorso è prevista giovedì 12 dicembre 2019, alle 18.
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